Pisani : riorganizzare il servizio di soccorso sul territorio investendo sulle automediche rappresenterebbe un’ipotesi di netta modernizzazione del servizio, fino ad oggi rimasto sostanzialmente inalterato rispetto alla sua nascita nel 2004

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La rappresentazione di un “118” lucano che non funziona è sbagliato e fuorviante. Un polverone mediatico che in questi giorni ha invaso le pagine dei principali quotidiani, che gli operatori, che ogni giorno salgono in ambulanza, non meritano. Si può fare di più? Certamente! Ma occorre puntare a una riforma che renda il sistema dei soccorsi sempre più efficace ed efficiente ed omogeneo sul territorio regionale che valorizzi, al suo interno, ruoli e professionalità. È questo l’auspicio della UIL FPL. Un “118” più dinamico e con più automediche pronte a intervenire sulle emergenze ed una maggiore valorizzazione delle professionalità. Dovrebbe andare verso questa direzione il nuovo piano di riorganizzazione del DEU (Dipartimento di Emergenza Urgenza 118) dell’ASP, che la UIL FPL ripropone all’attenzione dell’Assessorato alla Salute. Tra i punti fondamentali per una eccellente riorganizzazione, alla luce della drammatica carenza di medici che c’è e dello scarso numero di domande pervenute per frequentare il corso MET (Medicina dell’Emergenza Territoriale) indetto dalla Regione Basilicata, vi è la istituzione delle automediche in sostituzione delle ambulanze medicalizzate, in base ai medici in organico ed in base alle aree. Unica iniezione di nuovi mezzi sul territorio, ovvero di veicoli leggeri veloci, da utilizzare per gli spostamenti rapidi del medico. Inoltre, sarebbe auspicabile nella riprogrammazione del “118”, una definizione di aree e non più di postazioni territoriali, per identificare gli ambiti di intervento delle automediche e delle ambulanze con infermieri specializzati a bordo e, infine, un investimento sul personale, sia infermieristico (attraverso programmi adeguati di formazione), sia medico (con la stabilizzazione dei “centodiciottisti”) e sia  tecnico/autista (con il riconoscimento della figura dell’autista soccorritore). In concreto, a parere della UIL FPL, le attuali ambulanze di 1° livello (Ambulanza avanzata di Primo Soccorso con Autista soccorritore e Infermiere) dovrebbero continuare a occupare le sedi attuali. Le ambulanze di 4° livello (Ambulanza Avanzata con Autista soccorritore, Infermiere e Medico), dovrebbero diventare ambulanze di 1° livello, affinché i medici possano essere impiegati a bordo di automediche di 2° livello (con a bordo Infermiere e Medico) intese sia come ambulanze medicalizzate sia come veicoli leggeri veloci, attrezzati per il trasporto dell’equipe medica da un evento all’altro, senza una sede fissa di stazionamento, muovendosi ciascuna sul territorio di competenza assegnato, secondo un principio di “reazione a catena”. Solo in questo modo si potrà garantire una “copertura” omogenea del territorio senza “scoperture” e in tempi brevi.

Quindi, fondamentale a questo proposito, la necessità di istituire i veicoli leggeri veloci (automediche) al posto delle ambulanze medicalizzate, che già da anni hanno fatto la loro comparsa in numerose regioni sostituendo totalmente le ambulanze medicalizzate, rappresentando una eccellente soluzione per il territorio.
Per la UIL FPL tale proposta riorganizzativa per la Basilicata, si configurerebbe come un deciso potenziamento del servizio di soccorso sul territorio e rappresenterebbe un’ipotesi di netta modernizzazione del servizio, fino ad oggi rimasto sostanzialmente inalterato rispetto alla sua istituzione che risale ormai nel lontano 2004.

Potenza, 27/11/2021
                    
La Segreteria Regionale UIL FPL
Dott. Raffaele PISANI

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