Buona parte del sistema produttivo in sofferenza

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UIL_FPLTroppe fonti di dati, purtroppo, non sono d’aiuto alla corretta comprensione sul reale andamento del nostro mercato del lavoro. Di certo siamo consapevoli che buona parte del sistema produttivo italiano è ancora in forte sofferenza e con esso le centinaia di migliaia di lavoratori interessati.

La volatilità dei dati trimestrali (ISTAT) evidenzia un elemento che è sotto gli occhi di tutti e che gli indicatori confermano: non siamo di fronte a una costanza nella crescita dell’occupazione e ciò si traduce in termini reali, in assenza di stabilità sociale del nostro Paese.

Gli incentivi (decontribuzione) hanno contribuito significativamente a innescare più una “stabilizzazione” di chi era già presente con contratti atipici e temporanei nel nostro mercato del lavoro, che a creare nuova e significativa occupazione. Non dimentichiamoci, inoltre, che il lavoratore con voucher è ricompreso in queste statistiche e ciò comporta un aumento “sovrastimato” del concetto di occupazione “decorosa” vera e propria.

Al netto di tutto questo, in un momento molto delicato per il nostro Paese, quello che occorre necessariamente fare è cercare, comunque, di portare avanti quelle misure nate dai confronti con l’uscente governo e le parti sociali, poiché i lavoratori e i disoccupati, indipendentemente dal percorso politico, hanno il diritto di non essere abbandonati a se stessi.

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