Sei le idee-progettuali che il Piano del Lavoro dovrà contenere: sostenere il reddito dei titolari di ammortizzatori sociali; fornire sostegno economico ai lavoratori non altrimenti “coperti” dal sistema come Co.Co.Co., lavoratori in somministrazione, ecc.; offrire ausilio economico alle persone inattive non più inseribili in attività lavorative; prospettare una “dote” per la formazione dei giovani, per l’arricchimento delle loro competenze e per l’accompagnamento ai percorsi di studio e di ricerca del lavoro anche con il ricorso all’apprendistato e ai voucher-lavoro; presentare una “dote familiare” che aiuti le persone in difficoltà e investa sulle famiglie come presidio demografico attraverso una sorta di provvedimenti innovativi riconducibili alla “cittadinanza solidale”; creare un sistema semplice di strumenti regionali di sostegno, diretto ed indiretto ala capitalizzazione di impresa e a progetti di crescita.
Quanto alle tendenze del mercato del lavoro lucano – è stato riferito nell’incontro al quale hanno preso parte i segretari nazionale Guglielmo Loy e regionale Carmine Vaccaro, i componenti del Centro Studi Uil – nel terzo trimestre 2012 si registrano dati fortemente negativi.