Nell’ incontro di ieri, azienda e sindacati hanno concordato su alcune soluzione tecniche in grado di assicurare i risparmi richiesti dall’ azienda, cercando di limitare i danni ai lavoratori. Il primo atto è stato quello di ridurre il numero dei destinatari alla mobilità: da 72 a 56 unità. Ci sono stati infatti sedici lavoratori che hanno raggiunto l’età della pensione. Dei 56 rimanenti, altre trentadue unità si trovano nella posizione di poter maturare il diritto alla pensione nell’ arco massimo di quattro anni. Per loro, quindi, è stato predisposto un processo di accompagnamento con il ricorso all’ istituto della mobilità.
Restavano, a questo punto, ventiquattro lavoratori che, sempre secondo la Casa Divina Provvidenza, sarebbero ancora esuberi. Per costoro è stato concordato un contratto di solidarietà