Una «boccata d’ossigeno» dunque. Un meccanismo che permette di risparmiare, dividendo le spese per i servizi con gli altri, ma anche di ottenere incentivi. Le amministrazioni comunali lucane dovrebbero «catapultarsi», dovrebbero accelerare tempi e iter per incassare al più presto sia i fondi statali sia quelli regionali. Eppure, nonostante gli incentivi, nonostante le premialità le unioni dei comuni in Basilicata sono poche. Pochissime, anzi una rarità. Tranne quella dell’Alto Bradano, unione che si è concentrata sulla raccolta dei rifiuti, mettendo insieme i comuni di Banzi, Forenza, Palazzo San Gervasio e San Chirico nuovo ed ottenendo uno stanziamento dei circa 130mila euro, le altre sono ancora una chimera.