«Per energia e carburanti, una “voce di spesa” che messa insieme incide tra il 14 e il 22 per cento, c’è la concreta possibilità – aggiunge Sileo – di creare condizioni di vantaggio a partire dall’inserimento nel Memorandum sul petrolio di forme di compensazione Inoltre, è necessario predisporre un piano regionale agro-energetico. Per questo gli agricoltori da tempo rivendicano la possibilità di diventare “produttori di energia alter nativa” attraverso la realizzazione di mini-impianti innanzitutto per l’auto-approv – vigionamento delle aziende agricole».
Ma i tempi imposti dall’Enel ed avallati dall’Autorità Energia Elettrica e Gas sono troppo lunghi e scoraggiano gli imprenditori agricoli. «Se a tutto ciò si aggiungono i tempi relativi all’iter autorizzativo si deve calcolare – secondo la Cia – in media non meno di sei anni prima che u n’azienda agricola possa allacciare il proprio mini-impianto energetico alla rete Enel. In sintesi – conclude – sia consentito alle aziende agricole lucane, che non avranno benefici diretti da petrolio e gas almeno di raggiungere l’a uto- approvvigionamento energetico».