Una polemica assurda e pretestuosa

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In riferimento alla polemica artatamente organizzata da alcune sigle sindacali sulla vicenda dei buoni pasto degli operatori del 118, la UIL FPL precisa che la procedura adottata è  in coerenza con la sentenza del Giudice del Lavoro del marzo 2010, a seguito di un ricorso di alcuni operatori del 118.

Come è noto la sentenza, stabilendo “l’onere della prova” di aver prestato servizio in certi orari a carico del singolo lavoratore, ha portato la UIL FPL che  rappresenta la quasi totalità degli iscritti, a predisporre una modulistica attraverso la quale l’iscritto stesso autocertificava e delegava la scrivente a rappresentarlo per il tramite del Segretario Regionale  Raffaele Pisani, alla consegna e al ritiro dei buoni pasto arretrati, cosa che è  puntualmente avvenuta, al fine di poter agevolare i lavoratori che, come è noto, sono dislocati sul territorio provinciale.

Quanto alla “finta trattativa” è bene sottolineare che l’ASP, in risposta alle ripetute note e sollecitazioni della UIL FPL, per evitare inutili quanto onerosi contenziosi, ha chiesto di fornire adeguata documentazione affinchè si comprovasse la maturazione delle spettanze in questione, cosa che la scrivente ha puntualmente fatto per i propri iscritti, essendo nella sua piena legittimità di assisterli.

L’Azienda, tra l’altro, nella Delegazione Trattante del 13 marzo scorso ha ampiamente spiegato alle OO. SS. presenti e alle R.S.U. tutto l’iter della vertenza dimostrando l’assoluta trasparenza della stessa.

Quanto ai riferimenti “ all’assemblea pubblica”, le OO.SS. dovrebbero sapere che non è vietato convocare incontri con i propri iscritti nella propria sede per discutere delle problematiche della categoria, visto che chi oggi grida “ allo scandalo ”  è maestro nell’attribuirsi meriti e primogeniture, talora anche per conto terzi. Quello che è importante però  è che i lavoratori del 118 abbiano potuto beneficiare di un loro diritto negato per anni.

Spiace, pertanto, che autorevoli OO.SS. abbiano montato una polemica cosὶ pretestuosa per giustificare la loro insignificante rappresentatività tra gli operatori del 118, qualcuna addirittura farneticando di assurde quanto spudorate (queste si!) accuse di “commistioni” invece di preoccuparsi delle tante drammatiche vicende che colpiscono il mondo del lavoro.

La Scrivente, a questo proposito, valuterà eventuali iniziative a tutela della sua immagine.

 

                                                                                                                 La UIL FPL di Basilicata

 

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