Dopo un lungo confronto con le parti sociali e politiche, lo scorso 27 luglio il Consiglio Regionale ha approvato definitivamente il nuovo Piano Socio-Sanitario. Un risultato frutto della caparbietà dell’Assessore Attilio Martorano ma anche delle pressioni e sollecitazioni del sindacato e della UIL FPL in particolare che ha posto l’accento sui poli di eccellenza, sull’integrazione tra pubblico e privato, sul potenziamento dell’emergenza urgenza del 118 e sulla costruzione di una fitta rete e servizi sul territorio. Perciò è senz’ altro da condividere il giudizio del Senatore Filippo Bubbico quando sostiene che il piano approvato qualche giorno fa non è quindi l’aggiornamento del Piano sanitario 97 -99, ma rappresenta un “Piano di nuova generazione” che proietta la propria funzione per il prossimo in coerenza con gli obiettivi di “Europa 2020” con l’obiettivo di garantire condizioni di benessere psico-fisico e di salute per i cittadini lucani. Al fine di poter però attuare tale piano- sanitario bisognerà fare i conti con la crisi economica e finanziaria e con i tagli che si annunciano da lacrime e sangue. Perciò, la nostra preoccupazione e che questo Piano rimanga solo un bel libro dei sogni forte nei contenuti ed apprezzabile nella forma, ma quindi irrealizzabile poichè poggia su basi economiche molto fragili. Altra nota critica a parere della scrivente è quella di prevedere i posti letto per ogni Azienda Sanitaria ed Ospedaliera già divisi per U.O..Sarebbe stato molto più coerente distribuire i vari posti letto totali ad ogni singola Azienda e ciascuna li avrebbe meglio distribuito al proprio interno calibrandoli per le proprie esigenze. Un punto di forza invece è la centrale unica di committenza che, come previsto dal Piano, dovrebbe far riuscire a risparmiare risorse. Speriamo solo che non venga dato l’ennesimo incarico oneroso a qualcuno e a quel punto faremmo di nuovo lievitare i costi per incarichi o consulenze. La UIL FPL inoltre apprezza il mancato taglio dei posti letto al San Carlo, il più importante nosocomio lucano, che va rilanciato ed adeguato alle esigenze della nostra comunità. Un Piano dunque molto ambizioso, capace di sostenere il processo riformatore in atto, ma che deve poggiarsi su una forte alleanza tra i cittadini e le istituzioni,eliminando gli sprechi che ancora ci sono. Se riusciremo a fare tutto ciò, daremo una nuova identità alla Regione sottraendola dal rischio che tutti spaventa, ovvero il commissariamento.
RSU A.O.R. San Carlo
Verrastro Giuseppe