Uil e Uil Fpl: “Le aspettative in Basilicata dal Patto per l’Innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”

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Il Patto per l’Innovazione del Lavoro Pubblico e della Coesione Sociale sottoscritto oggi da Governo e sindacato riaccende nuove e rilevanti aspettative in Basilicata per l’adeguamento del “sistema Pubblica Amministrazione” che passa innanzitutto da nuove assunzioni e strumenti informatici-tecnologici adeguati.

Lo affermano in una nota Vincenzo Tortorelli, segretario generale UIL Basilicata ed Antonio Guglielmi, segretario generale UIL-FPL Basilicata

“Abbiamo sempre sostenuto che Regione, Enti Locali, uffici statali devono prepararsi al rilancio del Paese e alla spesa straordinaria dei fondi comunitari che arriveranno anche in Basilicata. Ci auguriamo inoltre che la Giunta Regionale segua l’esempio del Governo che ha voluto un accordo per favorire processi di dialogo tra le parti attraverso strumenti innovativi di partecipazione ai processi decisionali per disegnare insieme la Pubblica Amministrazione di domani, motore per il rilancio del nostro Paese e della Basilicata. Da troppo tempo, invece, – denunciano Tortorelli e Guglielmi – non registriamo un confronto a tutto campo tra Governo Regionale e sindacato sui temi che riguardano i lavoratori e gli uffici regionali come quelli degli altri Enti locali.

L’accordo sottoscritto è un passo fondamentale per affrontare le urgenti sfide sanitarie, economiche e sociali che ci attendono nei prossimi mesi: inclusione, partecipazione, contrattazione, centralità della persona nelle scelte per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, formazione in servizio intesa come diritto-dovere.E tra le altre parole chiave del Patto indichiamo sburocratizzazione e semplificazione dei processi che costituiscono i punti cardine dell’intesa al fine di rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi per i cittadini. Tra le novità più importanti – proseguono Tortorelli e Guglielmi -si conviene che i rinnovi contrattuali, relativi al triennio 2019-2021, salvaguarderanno l’elemento perequativo della retribuzione già previsto dai Contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al triennio 2016-2018, il quale confluirà nella retribuzione fondamentale cessando di essere corrisposto quale elemento distinto della retribuzione.

La pandemia ci ha mostrato lo straordinario valore dei servizi pubblici e messo in evidenza l’importanza dello Stato per tutelare i diritti costituzionali dei cittadini, facendo emergere drammaticamente anche i limiti, a causa di decenni di tagli. Continuiamo ad auspicare – concludono Tortorelli e Guglielmi – che anche a livello regionale si possano realizzare le condizioni, come accaduto a livello nazionale, di un netto cambio di passo, attraverso una nuova stagione di relazioni sindacali che punta al confronto e alla contrattazione sindacale per dare il giusto riconoscimento a chi con merito, responsabilità e senso del dovere lavora quotidianamente al servizio dei cittadini in tutte le articolazioni della Pubblica Amministrazione”.

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