Sindacati: no al ruolo unico regionale

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“Le OO.SS. e le RSU presenti in Regione Basilicata, da diversi anni ed in più occasioni, con forza hanno rappresentato all’Amministrazione la necessità di mettere mano alla riorganizzazione degli Uffici per ridare slancio all’azione amministrativa dell’Ente e per razionalizzare al meglio le potenzialità del personale. In questi anni il Consiglio Regionale si è occupato dell’amministrazione regionale soltanto attraverso l’adozione della L.R. 31/2010 che ha consentito di aumentare il numero dei dirigenti esterni, ma non ha migliorato l’efficienza degli Uffici”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa.
“La notizia degli emendamenti annunciati in materia di personale, che saranno portati in discussione in Consiglio Regionale, fuori dall’ordinamento giuridico in materia di assunzioni nel sistema pubblico, – affermano – è molto grave e rischia di incrinare seriamente la fase di collaborazione e dialogo aperto con la parte pubblica. Continuare con l’introduzione di norme “ad personam” per agevolare l’immissione di personale comandato e proporre un ruolo unico regionale dei dipendenti del Consiglio Regionale, della Giunta e degli Enti strumentali – sostengono i sindacati di categoria – è palesemente illegale e anti contrattuale anche del più elementare diritto di informazione e preventiva concertazione sindacale, considerato che si tratta di materia inerente l’organizzazione del lavoro”.
“Chiediamo al Governo ed al Consiglio Regionale – concludono –  di prestare maggiore ascolto, con più umiltà, alle istanze dei lavoratori”.

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