Basta con la politica dello struzzo, si inizi a regolamentare il fenomeno migratorio e non si lascino sole le comunità locali maggiormente esposte ai disagi degli sbarchi. Bisogna ascoltare il grido e gli ennesimi appelli di aiuto provenienti dal territorio ragusano, che dopo Lampedusa è il più interessato dagli sbarchi dei migranti.
Basti pensare a quei genitori, ai lavoratori, alla cittadinanza, ma non solo, prevalentemente abbandonata e marginalizzata, più esposta a rischi di insicurezza sociale, igienico-sanitaria e d’ordine pubblico. Un grido sordo che deve essere invece recepito ed ascoltato dalle Istituzioni nazionali ed Europee con l’intento di garantire la tutela delle popolazioni locali ed al tempo stesso una presa di consapevolezza che il fenomeno migratorio, a partire dalle ragioni di disperazione di chi fugge dalle proprio realtà, debba essere affrontato e regolamentato una volta per tutte. Proseguendo con lo scaricabarile e con l’indifferenza generalizzata continuerà, purtroppo, ad aggravarsi una situazione già drammatica ed insostenibile.
Più di tante celebrazioni della cosiddetta Unità d’Italia, lo si dimostri con i fatti che il nostro è un Paese unito, coeso e solidale. In questa direzione la nostra Organizzazione Sindacale non farà mancare il proprio apporto, disponibile a prendere parte ad una vera e propria task force di soccorso non più rinviabile.