La Conferenza delle Regioni ha dato oggi il via libera al riparto di 3,7 mld della mobilità sanitaria interregionale 2011. Per la Basilicata il saldo tra crediti (66,234 mld) e debiti (93,771 mld) è pari a 27,537 mld. Questa cifra significa che un paziente lucano su quattro si fa ricoverare in una struttura extraregionale, in molti casi anche per cosiddette operazioni “di routine”, con una percentuale che è la più alta d’Italia.
“Sono dati – commenta Sanità Futura, associazione delle strutture sanitarie private lucane e pugliesi accreditate ai Ssr – che rappresentano uno dei maggiori capitoli di spesa improduttiva’ che potrebbe essere recuperata ed indirizzata per migliorare servizi e prestazioni sanitarie e sul territorio.
In Basilicata la mobilità sanitaria coinvolge ogni anno 15.536 (ultimo dato 2010) con qualche migliaio in meno rispetto al 2006 (18.220). Il giro d’affari nel 2011 si è aggirato intorno ai 3,8 miliardi di euro e che vede nella maggior parte dei casi i pazienti del Sud migrare verso le strutture del Centro-Nord.
Da una lettura più approfondita dei numeri si scopre poi come vi siano alcune realtà regionali dove il fenomeno della mobilità sanitaria, sia attiva che passiva è molto elevato. Si tratta della Basilicata e del Molise, regioni in cui le percentuali sono molto elevate. Insomma, le due regioni attraggono si molti pazienti ma ne vedono anche scappare parecchi. E poi – precisa Sanità Futura – il fenomeno di attrazione è quasi del tutto concentrato in regime di day hospital (5.750 pazienti con una percentuale del 15,5% di quelli curati e provenienti da fuori regione rispetto ai residenti ricoverati).