Il riparto del fondo sanitario nazionale per l’anno 2019 per la Basilicata ammonta a 1,060 milioni di euro, un dato molto positivo che premia lo sforzo che l’intero sistema ha effettuato in questi anni per garantire il controllo della spesa, elemento fondamentale affinchè la Basilicata accedesse anche alla premialità che è stata pari a 6,2 milioni di euro. Un obbiettivo raggiunto poiché supportato in particolare dagli operatori del Comparto e della Dirigenza che hanno sostenuto il peso maggiore in termini di prestazioni professionali dovute alla carenza di personale ed ai non ancora definiti nuovi assetti organizzativi che le Aziende dovranno mettere in campo. La UIL FPL, nell’apprezzare il lavoro effettuato dalla Regione all’interno della Conferenza Stato Regioni, ritiene tuttavia che siano cadute le ragioni che fino ad oggi hanno osteggiato il riordino più complessivo del Sistema Sanitario sia all’interno delle Aziende che sul territorio. E’ altresì necessario definire tutte le problematiche connesse alla riorganizzazione della legge 12/2017, che ha messo in sicurezza tutti i presidi territoriali (Villa D’Agri, Melfi, Policoro, Pescopagano) dal punto di vista dell’equilibrio finanziario ma che necessitano di un forte impulso sul piano degli investimenti e delle allocazioni delle attività nonché un potenziamento dell’offerta dei servizi sul territorio messo a rete, puntando sopratutto sulla appropriatezza delle cure. Tutto ciò al fine di consentire alle Aziende di adeguarsi alle esigenze di un sistema sanitario in continua trasformazione e che viene quotidianamente frammentato ed attaccato ingiustamente, creando ancora sempre più sfiducia nella collettività, ma che invece trova in se tante eccellenze della Dirigenza e del comparto che quotidianamente si adoperano per rendere efficiente ed efficace il Sistema Sanitario Regionale Lucano. Basti pensare alla straordinaria valenza del SIU Live che vedrà protagonista la nostra sanità lucana a livello internazionale con l’utilizzo di tecnologia robotica in campo urologico. Sono segnali che vanno colti con grande attenzione e trasformati in elementi di forza. Adesso anche il governo Nazionale deve fare la sua parte rimuovendo per esempio l’odioso tetto di spesa per il reclutamento del personale,fissato al 2004 meno 1,4% che penalizza fortemente la nostra Regione escludendo dal calcolo sia la spesa dell’IRCCS CROB sia quella del DEU 118 che,come è noto nel 2004 non erano ancora a pieno regime.
Il Segretario Regionale Aggiunto UIL FPL
Verrastro Giuseppe