Regione: dirigenti generali inadempienti vanno rimossi.

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DSCN2352-300x224La UIL FPL ha più volte evidenziato la necessità di una seria e profonda rivisitazione dell’organizzazione amministrativa regionale, attraverso una modifica della normativa in vigore, in particolare della L.R. n. 26/1996.

In questa ipotesi, alla luce di una esperienza non esaltante, vi è la proposta di rivedere, se non abolire del tutto, il ruolo di dirigente generale, propagandata figura manageriale che doveva rivoluzionare il lavoro e l’amministrazione della Regione Basilicata e che invece si è dimostrata soltanto un costo elevato oltrechè un terminale della politica, di cui ha trasmesso tutti i vizi nella gestione dei dipartimenti.

Le ultime vicende, dalla produttività 2014 al bando delle P.O., senza dimenticare la realizzazione del ruolo unico del personale, sono una desolante conferma dell’incapacità di gestire la macchina amministrativa ed organizzare il lavoro del personale.

L’ultimo bando per le P.O. risale al 2009. Dopo un bel po’ di ritardo, malgrado le proposte puntuali e le sollecitazioni dei sindacati, con DGR n. 1662/2015 è stata finalmente approvata la disciplina delle P.O. e con la D.G.R. n. 321/2016 è stato stabilito il numero e l’importo delle alte professionalità e delle P.O. di grado A, B e C. Entro il 31 marzo 2016 le P.O. e P.A.P. dovevano essere assegnate. Cosa che non è avvenuta. L’amministrazione, allora, preso atto di non aver adempito a ciò, ha stabilito che entro il 30 aprile  doveva essere fatto il bando per l’assegnazione delle P.O. E, puntualmente, anche questa data è stata disattesa.

Sulla produttività 2015 le procedure sono ancora in ritardo e si rischia di bissare la magra figura fatta con il pagamento dell’annualità 2014, avvenuto con diversi mesi di ritardo.

Altre questioni, come le progressioni economiche e verticali, attendono risposte, per non parlare della marginalizzazione delle professionalità esistenti tra il personale dipendente che, a dispetto della propaganda e promesse della politica, ancora non vede valorizzate le proprie competenze.

La UIL ritiene che, di fronte a queste gravi mancanze, ci sia un forte richiamo, se non la rimozione, dei dirigenti generali inadempienti. Così non si può andare avanti.

La politica si ripieghi con serietà e responsabilità, riscoprendo il senso della sua missione per il bene comune, e faccia una riflessione profonda su quanto accade alla macchina amministrativa regionale ed adotti, con urgenza, i dovuti provvedimenti.

    Il Segretario Aziendale UIL   FPL          Il Segretario Regionale   UIL FPL         RSU UIL FPL

                Rocco  Giorgio                                       Antonio Guglielmi

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