Aria di smobilitazione, non solo per l’imminenza delle ferie estive, è quella che si è respirata ieri alla seduta della delegazione trattante della Regione Basilicata.
La parte pubblica ha portato al tavolo scarne argomentazioni giustificate dalle inaspettate dimissioni del Presidente e dalla conseguente crisi politico-istituzionale che culminerà con le elezioni fissate per il prossimo mese di Novembre.
Ci si aspettava che quantomeno sull’art. 16 fosse stata fatta una ricognizione dei capitoli di spesa indicati dalle OO.SS. ed avviato un piano di razionalizzazione che ipotizzasse quei sospirati risparmi da destinare al rimpinguamento del fondo.
Invece abbiamo dovuto, ancora una volta, constatare che l’Amministrazione non ha un progetto chiaro di razionalizzazione della spesa, e ne tantomeno della riorganizzazione e razionalizzazione degli uffici che doveva essere quantomeno in avanzata fase di definizione anche, soprattutto, in funzione della programmata riduzione del numero degli assessorati.
L’idea di una nave che naviga a vista abbandonata a se stessa e affidata, per non finire alla deriva, alla responsabilità e alla professionalità di quel personale tante volte criticato e bistrattato: questa è l’immagine che è emersa chiara ai partecipanti alla delegazione.
Inoltre, il dirigente dell’Ufficio avv. Del Corso, nel suo intervento ha rimarcato come l’ancora elevato numero delle POC e i pensionamenti hanno anche quest’anno portato ad un’ulteriore riduzione del fondo (circa 300.000 euro). Da parte nostra possiamo aggiungere che se non dovessero intervenire economie per colmare il gap, ancora una volta, bisognerebbe spalmare sul personale l’ulteriore riduzione del salario accessorio.
Di fronte a questo scenario desolante per far fronte, anche se parzialmente e nell’immediato, alla nuova situazione di riduzione del fondo è emersa una proposta di congelamento di parte della quota destinata allo straordinario (400.000 euro) proposta avversata in particolare dalla RSU del C.S.A. che ha lamentato la parzialità del taglio che invece, a parer suo, deve avvenire in proporzione su tutte le voci del fono e non solo su una.
Sul terzo punto all’ o. d. g. , art 24 CCD 2012, piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, la parte pubblica pur riconoscendo il ritardo nell’attuazione degli impegni presi in sede di approvazione del contratto decentrato e cioè che entro il 31 dicembre 2012, l’Amministrazione doveva formulare gli indirizzi di competenza relativi alla redazione del Piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa all’interno dei Dipartimenti della Regione Basilicata, ribadisce di volersi avvalere del tavolo tecnico per arrivare ad una riqualificazione della spesa mediante il per controllo e la razionalizzazione delle voci individuate in sede di contratto decentrato.
Le comunicazioni del dirigente avv. Del Corso in merito alle P.O., non hanno fatto altro che avvalorare quanto da tempo andiamo sostenendo sulla necessità della riorganizzazione degli Uffici, la garanzia del sostegno economico per il solo anno in corso delle 220 POC e delle 17 PAP era nell’aria, ma il congelamento dell’assegnazione di POC vacanti e di quelle che si renderebbero libere nel corso dell’anno, rappresenta per il personale, che legittimamente aspira a raggiungere un obiettivo di carriera, un’ulteriore tegola ed una mortificazione che va ad aggiungersi alle molte già citate e che rende indispensabile un pressing asfissiante sulla guida politica di questa Regione che non può continuare a nascondersi e deve affrontare al più presto il problema riorganizzazione.
In merito alla nota indirizzata al Dirigente Generale della Giunta Regionale dr. Nardozza e al Dirigente dell’Ufficio avv. Del Corso inoltrata dalla UIL in data 9/01/2013 per portare sul tavolo della “Delegazione Trattante” i problemi sollevati da più dipendenti e relativi alle progressioni orizzontali e verticali si è arrivati alle seguenti conclusioni.
Per le progressioni orizzontali è possibile operare una selezione giuridica che presuppone, però, l’accantonamento dal Fondo 2013 delle relative somme per coprire il successivo scorrimento economico, quindi è necessario, anche in questo caso, capire l’entità economica dell’operazione.
Più complessa si presenta lo scorrimento della graduatoria degli idonei all’ultimo concorso interno per la progressione verticale da C a D, poiché a parere della parte pubblica, la quota del 50% riservata agli interni a fronte dei concorsi esterni banditi ed in corso di espletamento è stata già assorbita. In quanto alla sentenza del Consiglio di Stato allegata a supporto della richiesta di scorrimento inoltrata dagli interessati, sempre a parere della parte pubblica, non è pertinente al caso poiché riferita ad un concorso per esterni all’Ente (ASP) mentre nel caso la selezione è prettamente interna. La UIL FPL invece ha sostenuto che la sentenza, per analogia, potesse essere applicata anche dalla Regione Basilicata anche per evitare disparità di trattamento rispetto alle precedenti selezioni.
Per la parte pubblica invece, fermo restante, la possibilità di prorogare la graduatoria di che trattasi, la soluzione va trovata sulla base della futura riorganizzazione.
Il Segretario Aziendale
Mario Lorenzino