Regione, De Filippo scrive a Monti: le imprese sono al collasso

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De Filippo mostra i muscoli e si sintonizza con il tessuto produttivo. Dopo aver ascoltato imprese, sindacati e amministratori locali, il governatore prende carta e penna e scrive al premier Monti. La situazione non è difficile, ma è al limite del collasso. Con i pagamenti bloccati (pur se nelle disponibilità), si genera il “paradosso” di non pagare i fornitori e deciderne il fallimento.

Proprio mentre si pensa a provvedimenti per implemantare e rilanciare lo sviluppo. Parodossi. E De Filippo prova a rimediare. “Il patto di stabilità sta strangolando l’economia del Paese, con riflessi sociali gravissimi soprattutto sulle aree più deboli del Mezzogiorno, a partire dalla Basilicata. La pubblica amministrazione, anziché accompagnare i processi di crescita e di sviluppo delle comunità, rischia, con i propri ritardi, di essere una delle cause principali della crisi del tessuto produttivo locale, innescando un effetto domino nei mancati pagamenti che mai, prima d’ora, si era manifestato con tale, virulenta pericolosità”. Sono questi alcuni dei passaggi iniziali, dai toni tutt’altro che edulcorati, contenuti nella lettera scritta oggi dal presidente della Regione al presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti. Dinanzi alla grave crisi che, al pari di altre aree del Paese, sta investendo la Basilicata, con effetti drammatici soprattutto sul piano occupazionale, il governatore lucano ha esplicitamente chiesto al Capo del Governo un deciso intervento per allentare la morsa del Patto di Stabilità, consentendo all’Amministrazione regionale di utilizzare i fondi delle royalty petrolifere e delle risorse destinate alla ricostruzione post-terremoto per far fronte ai propri impegni nei confronti delle imprese locali per diverse centinaia di milioni di euro.

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