Governo rifletta su scelte. Servono buone politiche attive.
Nonostante i forti vincoli e la scelta di «stringere» le autorizzazioni per la cassa integrazione ordinaria e in deroga, non possono non preoccupare le richieste, da parte delle imprese, di ore di cassa integrazione. Riprende a crescere, infatti, la cassa ordinaria (+ 25% in un mese) , specie nelle zone più industrializzate del paese che si accompagna alla costante crescita della cassa straordinaria ( + 3,8%) con picchi alti sempre nel nord.
Come dire: molte (troppe?) imprese mostrano sofferenze sia temporanee (testimoniate dalla crescita della cassa ordinaria) che strutturali (con utilizzo della straordinaria). Va tenuto conto, però, che con l’entrata in vigore del Jobs act le imprese stanno sostenendo un costo addizionale significativo e che, quindi, in molti casi optano per la scelta socialmente più delicata: la riduzione del personale.
Il Governo, alla luce di questi dati, dovrebbe riflettere su scelte tarate su una ipotesi di crescita che tarda a concretizzarsi e operare, con energia, affinché buone e potenti politiche attive entrino, finalmente, in campo.