I fondi stanziati per la Sanità nella nuova manovra di bilancio sono pari a 4 miliardi di euro, il doppio dell’anno scorso. Una cifra importante che servirà innanzitutto a prorogare le trentamila assunzioni di medici, infermieri e OSS, nella maggior parte precari, che sono state fatte durante la prima ondata della pandemia, anche in Basilicata, e che ora saranno cruciali per provare ad arginare gli effetti di questa recrudescenza che già fa sentire la sua pressione sugli ospedali.
Ci sono poi le risorse, circa 1 miliardo, per garantire indennità e bonus per medici e infermieri ormai da 8 mesi nella trincea del Covid che consentiranno di rimpinguare l’accordo che già come CGIL CIS e UIL FPL avevamo siglato in Regione. In particolare i medici ospedalieri dovrebbero vedersi riconosciuto un potenziamento di un terzo della propria indennità di esclusività che oggi in media vale 10mila euro lordi all’anno per un medico che non si dedica all’attività privata al di fuori dell’ospedale. Ancora non è chiaro se ai medici sarà riconosciuta anche una indennità di rischio biologico, già prevista per gli infermieri ed altri operatori a cui dovrebbe essere confermato il bonus Covid anche per il 2021. Infine 1 miliardo dei 4 stanziati andrà al Fondo sanitario nazionale che sale così a 119 miliardi. La nuova iniezione di risorse arriva dopo l’aumento di 2 miliardi della scorsa manovra e soprattutto dopo i 4,8 miliardi spesi durante l’emergenza e stanziati dal decreto Sanità del marzo scorso (1,4 miliardi) e dal successivo decreto Rilancio di maggio (3,4 miliardi). Sempre per contrastare questa emergenza Covid, in manovra c’è anche un fondo da 400 milioni che sarà necessario per finanziare l’acquisto di milioni di dosi del vaccino contro il Covid.
Per la UIL FPL, la manovra rappresenta un primo segnale positivo ed è particolarmente apprezzabile la destinazione al personale di circa il 60% della spesa, sia sotto forma di incrementi retributivi che di procedure per le assunzioni. L’intervento sulle assunzioni non può, però, limitarsi a una semplice proroga dei contratti di varia tipologia attivati a Marzo, peraltro in numero insufficiente per quanto riguarda i medici, sia per fronteggiare la pandemia sia, più in generale, per garantire la piena operatività del servizio pubblico Occorre avviare procedure semplificate per nuove assunzioni contrattualizzate, sia pure a tempo determinato, attingendo, in mancanza di specialisti, al bacino dei medici specializzandi degli ultimi due anni e dare l’avvio, finalmente, alla stagione dei concorsi in sanità per assumere infermieri, OSS, ostetriche e tecnici di laboratorio per rendere il lavoro stabile e a tempo indeterminato. Il Governo, però, dia anche una risposta al rinnovo dei contratti nella Sanità e nel Pubblico Impiego più in generale, fermi da due anni. Le Segreterie Nazionali hanno già proclamato la mobilitazione della categoria.
La UIL FPL, pertanto, alla luce di ciò, torna a sollecitare la Regione affinché traduca in atti concreti questi provvedimenti che devono risolvere anche il problema dei rischi che il personale sta affrontando e che dovrà affrontare. Le risorse per gli incentivi COVID 19 sono insufficienti, ma la Regione li mandi celermente alle aziende affinché possano essere liquidati.
Titolo di acconto e si sforzi di individuare, nelle maglie del bilancio e dei nuovi fondi stanziati, altre risorse che possano realmente ristorare chi sta in prima linea a combattere l’epidemia.
Il Segretario Regionale
A. Guglielmi
Il Segretario Regionale Aggiunto
G. Verrastro