Da molti autorevoli organismi terzi sta venendo una valutazione non positiva dell’impianto complessivo della Legge di Stabilità.
Fondamentalmente essa non è sufficientemente orientata a sostenere i primi segnali di ripresa economica attraverso un sostegno alla domanda interna, tagliando le tasse a lavoratori e pensionati, rinnovando i contratti pubblici e reintroducendo la flessibilità pensionistica in uscita a 62 anni.
Pressoché unanime il giudizio negativo sull’elevazione della soglia del contante a 3.000 € che è oggettivamente un incentivo all’evasione del malaffare.
La UIL chiede al Parlamento e al Governo di introdurre le modifiche necessarie per finalizzare la Legge di Stabilità allo sviluppo e alla crescita del Paese a cominciare dal Sud.