L’Italia è tra i tre Paesi dell’Eurozona con il più basso tasso di occupazione, sia complessivo che giovanile. Questa è la triste, ma reale, fotografia italiana scattata dall’Ocse.
Tra chi è alla disperata ricerca di un lavoro, chi si è arreso davanti a un mercato del lavoro bloccato, chi “arranca” a restare a galla e a mantenere la propria occupazione, vedere prospettiva di ripresa nel breve termine sembra un’utopia.
La crisi sta mordendo ancora molti posti di lavoro e non può essere combattuta se non con mirate politiche di sviluppo che guardino al lungo periodo.
Oggi tra le esigenze c’è anche, e soprattutto, quella di assicurare reddito minimo, anche attraverso la cassa integrazione in deroga, a migliaia di lavoratori.