Le dinamiche economiche del nostro Paese sono sempre negative

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Si testimonia il crollo del potere di acquisto e diminuisce il reddito disponibile

Le dinamiche economiche del nostro Paese sono sempre negative, nonostante che il surplus primario italiano sia uno dei più alti fra i Paesi dell’area Euro.

Infatti, ancora una volta, si testimonia il crollo del potere di acquisto, toccando il calo peggiore dal 1990, e diminuisce anche il reddito disponibile.

Non si poteva pensare diversamente perché in ogni famiglia vi è un dramma sociale: fra chi ha perso il lavoro, chi non lo trova e chi vive con contratti precari.

Fino ad oggi la famiglia ha svolto la funzione di welfare e adesso non lo può fare più in quanto vengono meno reddito e propensione al consumo.

Anche le imprese hanno sempre più difficoltà a stare sul mercato, tanto è vero che le importazioni hanno una flessione molto forte, e tantissime stanno chiudendo e qualcuna si trasferisce all’estero, in quanto in Italia l’energia costo troppo, la tassazione è arrivata a livello insopportabile, (44% del Pil), mancano le infrastrutture, e non si investe in ricerca ed innovazione.

Adesso che il Governo è legittimato ad andare avanti deve immediatamente avviare una fase di sviluppo immettendo risorse nelle tasche degli italiani, riducendo le tasse sul lavoro e sulle pensioni e rinnovando i contratti in modo da avviare i consumi interni e dare un po’ di ossigeno alle imprese.

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