Lavoro è democrazia

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Non c’è più tempo per aspettare.
CGIL CISL UIL ritengono sia urgente che il tema del lavoro torni al centro delle scelte politiche ed economiche.
Investimenti, redistribuzione del reddito, ripresa dei consumi sono le condizioni essenziali per sostenere la nostra economia.
In particolare servono provvedimenti per uscire dalla recessione e riprendere la crescita.
1.– Dare soluzione alle emergenze che alimentano la disoccupazione,attraverso:
• il finanziamento degli ammortizzatori in deroga, almeno per tutto il 2013;
• l’effettiva salvaguardia degli “esodati”;

2.– Ridurre le tasse per i lavoratori dipendenti, i pensionati e le imprese che faranno assunzioni nel prossimo biennio, destinando automaticamente le risorse derivanti da un’efficace lotta all’evasione fiscale, reato di cui va sancita la natura penale.

3.– Rilanciare politiche anticicliche prevedendo la possibilità per i Comuni, che hanno risorse, di fare investimenti e di avviare i cantieri già deliberati fuori dal Patto di Stabilità.

4.– Ridurre i costi della politica è la condizione per buone istituzioni e buona politica. Si tratta, da un lato, di riordinare e semplificare l’assetto istituzionale ed amministrativo del Paese, seguendo quanto già fatto dagli altri partner europei e, dall’altro, di tagliare con decisione gli sprechi e i privilegi che non sono compatibili con l’efficienza e la buona amministrazione.

5.– Ammodernare e semplificare la Pubblica Amministrazione non attraverso tagli lineari, ma con la riorganizzazione e l’efficacia del suo funzionamento, con il contenimento della legislazione concorrente ed eliminando tutte le formalità che rallentano le decisioni. É fondamentale, per sostenere la crescita, investire nella scuola pubblica, nell’università, nella ricerca pubblica e nell’innovazione.

6.– Prorogare i contratti precari nella Pubblica Amministrazione e nella Scuola in scadenza.

7.- Definire una politica industriale che rilanci le produzioni, valorizzando le imprese che investono in innovazione e ricerca e che salvaguardano l’occupazione e le competenze.

8.– Definire uno strumento di contrasto alla povertà e il finanziamento della non autosufficienza.

9.– Applicare la riforma dell’ IMU esonerando solo i possessori di un’unica abitazione, con un tetto riferito al valore dell’immobile.

10.– Correggere le iniquità della legge Fornero sulle pensioni.
Queste sono le scelte per arrestare la caduta del sistema produttivo e fare ripartire le crescita creando nuove opportunità di lavoro.
Insieme a queste misure le Parti Sociali sono impegnate nei rinnovi dei contratti collettivi di nazionali di lavoro e nella scelta di salvaguardare l’occupazione, anche attraverso gli ammortizzatori sociali e i contratti di solidarietà.

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