IL GOVERNO CAMBIA LE NORME SULLA STABILIZZAZIONE

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La UIL FPL esprime la propria contrarietà alle disposizioni in materia di stabilizzazione disposte dalla finanziaria 2019. Con il comma 447 , infatti, sarebbero a rischio le procedure di stabilizzazione del personale precario degli enti locali e delle Regioni. A parere della scrivente, infatti, accentrare al Dipartimento della Funzione Pubblica le procedure è un grave errore, poiché non avendo ben chiaro il quadro delle situazioni specifiche delle singole regioni dei singoli territori, i tempi rischierebbero di dilatarsi all’inverosimile fino a pregiudicare le legittime aspettative dei lavoratori precari. A parere della scrivente non si possono adottare due pesi e due misure, ovvero per gli LSU le amministrazioni possono procedere autonomamente,mentre per gli altri dovranno essere organizzate per figure professionali omogenee dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il tramite delle RIPAM. Ora il dubbio è legittimo: per le procedure in corso, ovvero con il fabbisogno assunzionale 2018, si potrà procedere autonomamente o bisognerà attenersi alla norma e quindi attendere il Dipartimento della Funzione Pubblica? Certo è che la scrivente ha da sempre sollecitato gli enti locali, nonché la “Regione Basilicata” ad adottare subito gli atti conseguenti, ma oggi si corre il rischio, con l’entrata in vigore della Legge Finanziaria 2019, che gli Enti Pubblici Locali, compresa la Regione,non possano procedere autonomamente dovendo aspettare ancora mesi prima che la stabilizzazione si realizzi. L’attenzione verso la stabilizzazione non deve però farci dimenticare la necessità di aprire le porte dell’amministrazione pubblica ai giovani,perciò occorre fare in fretta e non perdere ulteriore tempo.

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