IGNORANZA SU NORME CHE REGOLANO IL PUBBLICO IMPIEGO

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“La UIL FPL, la prima organizzazione dei lavoratori attivi della UIL e la più rappresentativa tra i lavoratori del pubblico impiego, non può e non vuole essere complice dei continui provvedimenti governativi che stanno gettando sul lastrico la stragrande maggioranza delle famiglie italiane, cancellando i diritti e le tutele più elementari, frutto di anni di battaglie sindacali, continuando a garantire i privilegi delle grandi concentrazioni di potere, dalle banche alle assicurazioni.” Così Giovanni Torluccio, Segretario Generale della UIL-FPL.

“ Abbiamo un giudizio estremamente negativo sulla riforma del mercato del lavoro. Il provvedimento che ora andrà all’esame del Parlamento, non contiene nulla in termini di rilancio dell’occupazione, ma solo provvedimenti parziali e non risolutivi. Non c’è alcun piano per la crescita, il tema degli ammortizzatori sociali non scioglie il nodo fondamentale delle risorse necessarie né costruisce un nuovo sistema di protezione sociale” afferma Torluccio, che continua “Sull’applicabilità dell’art.18 ai settori pubblici, la polemica è strumentale ed inutile. I lavoratori pubblici, negli ultimi anni, sono stati massacrati: pensiamo al blocco dei rinnovi contrattuali, agli effetti del decreto-legge 150, ai numerosi provvedimenti di carattere finanziario che hanno pesantemente colpito i lavoratori del pubblico impiego, svilendone la dignità e la professionalità. Già esiste comunque, nel pubblico impiego, la possibilità per la Pubblica Amministrazione di cessare il rapporto di lavoro con i propri dipendenti. Come previsto dall’art.16 della Legge 183/2011, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria, verificata l’impossibilità di ricollocare il personale presso la stessa amministrazione o altri enti a livello superiore, i dipendenti sono messi in mobilità, inseriti nelle liste di disponibilità per 24 mesi all’80% dello stipendio, e dopodiché, qualora non fosse possibile ricollocare la loro professionalità, si procede alla risoluzione del rapporto di lavoro. Dunque- conclude Torluccio-continuare a discutere nel pubblico impiego di provvedimenti demagogici significa ignorare le normative punitive che già lo regolano e non affrontare il vero nodo, cioè la riforma complessiva della Pubblica Amministrazione. “

    Segretario Generale UIL FPL

                                                                                                                             Giovanni Torluccio

 

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