Governo ascolti o reagiremo

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Non possiamo stare a braccia conserte vedendo posti di lavoro andare in fumo

Se in questa legge di stabilità il governo fa finta di non sentire saremo costretti a reagire”.

Lo ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, parlando oggi nella Fiera del Levante di Bari con i giornalisti a margine del convegno organizzato dalla Uil Puglia e di Bari su ‘Riqualificare la spesa pubblica. Rilanciare crescita e occupazione’.

“Noi non possiamo stare a braccia conserte vedendo centinaia di migliaia di posti di lavoro che vanno in fumo e la lotta politica ci manda sotto un treno. Occorre ricreare ricchezza favorendo lavoro e imprese”, ha detto Angeletti.

“Bisogna ridurre le tasse finanziando la riduzione attraverso i soldi che vengono dall’evasione fiscale e la riduzione della spesa pubblica”, ha proseguito Angeletti.

“Noi abbiamo già detto al governo cosa bisogna fare. Abbiamo anche suggerito dove prendere i soldi. Il governo ha lasciato in sospeso la cosa più importante: la riduzione delle tasse sul lavoro. Sino a quando in questo Paese non lo si farà non ci sarà ripresa. Sono tutte chiacchiere perché – secondo Angeletti – nessuna economia può funzionare con un sistema fiscale come il nostro. Si tassa solo il lavoro e l’Irpef è l’85 per cento delle entrate dello Stato”.

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