Flessione della cassa integrazione nel mese di agosto è di natura fisiologica

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La flessione della cassa integrazione nel mese di agosto è di natura fisiologica. Tuttavia l’aumento di ore richieste dalle aziende, rispetto allo stesso mese del biennio precedente, non fa ben sperare. A preoccupare è la sostanziale identità con i dati che hanno caratterizzato il 2010, anno in cui c’è stato il maggior ricorso agli ammortizzatori sociali dall’inizio della crisi.

Ciò che preoccupa maggiormente è, senza dubbio, l’alto numero di richieste di cassa in deroga, che con oltre 38 milioni di ore autorizzate segna, anche in un mese in cui crollano le richieste, un aumento molto forte rispetto allo stesso periodo del biennio precedente.

A tale strumento occorre continuare a dare ossigeno, perché la crisi è ancora imponderabile nei suoi effetti e i lavoratori, così come le aziende, continuano ad aver quotidianamente bisogno di strumenti come questo che li aiutino, quantomeno, a rimanere a galla in attesa delle auspicabile ma ancora invisibile ripresa.

Altrettanto allarmante è il numero delle domande di disoccupazione (+ 12% sul 2012) che, implacabilmente conferma  come prosegua il calo occupazionale.

Pertanto è necessario mantenere pienamente esigibile la cassa in deroga, senza inaccettabili restrizioni o riduzione di protezione per i lavoratori e, soprattutto, bisogna avviare politiche fiscali finalizzate alla ripresa dei consumi e, quindi, alla crescita economica.

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