Diciamo No ad un nuova proroga del blocco dei contratti Rinnoviamo i contratti per rilanciare l’innovazione

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images-12L’ipotesi annunciata di prorogare per tutto il 2015 il blocco della contrattazione nei settori pubblici ci preoccupa profondamente. Non possiamo accettarla, non solo perché infliggerebbe un danno ulteriore ai lavoratori, ma perché priverebbe gli enti per un altro anno degli strumenti per riorganizzarsi dall’interno, investire sulle professionalità e fare innovazione.

I lavoratori pubblici hanno già pagato al risanamento un prezzo intollerabile per la dignità del lavoro e per i bilanci familiari: in cinque anni quasi 5.000 euro di mancati rinnovi, con una perdita secca del potere d’acquisto che sfiora le due cifre.

Intanto il debito pubblico continua a lievitare, mentre a livello locale le risorse diminuiscono, i servizi sono messi a dura prova, i bisogni sociali non trovano risposta. Questo dimostra che le scelte fatte fin qui non hanno abbattuto i veri sprechi, né risolto le inefficienze e i “colli di bottiglia” del sistema; non hanno contribuito a riqualificare veramente la spesa, migliorare i servizi ai cittadini e rilanciare la qualità dell’azione amministrativa.

Dare un contributo per far ripartire il Paese è giusto; ma continuando a colpire e depauperare il lavoro pubblico si rischia la paralisi totale!

Noi chiediamo di far ripartire la contrattazione, perché con la contrattazione si può innovare davvero: investire in progetti per la produttività, sviluppare le competenze, modernizzare l’organizzazione del lavoro, assumere giovani qualificati, risparmiare ottimizzando i processi anziché essere costretti a far quadrare i conti togliendo servizi ai cittadini.

La contrattazione che vogliamo non pesa sui bilanci e nemmeno sulle tasche dei contribuenti: anzi aiuta a spendere meno, perché aiuta a spendere meglio. Ci guadagna l’amministrazione, ci guadagnano le famiglie e le imprese, ci guadagnano i lavoratori pubblici. Con i blocchi e i tagli, invece, ci perdiamo tutti – ci perde il Paese.

Vogliamo per la Pa un progetto complessivo per la riorganizzazione e il rilancio dei servizi pubblici: da costruire e implementare attraverso una forte partecipazione dal basso, dai territori, da alleanze ricche di energie e di idee condivise tra le forze produttive della società.

Per questo le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil hanno preso una posizione forte contro l’ipotesi di un nuovo blocco della contrattazione.

Chiediamo agli amministratori locali di tutta Italia di condividere la nostra iniziativa e sottoscrivere questo documento: per far sentire forte la nostra voglia di cambiamento vero e partecipato, per chiedere al governo di

investire nei servizi pubblici: qualità, innovazione, professionalità investire nelle risorse umane: mappare i fabbisogni, assumere giovani, fare formazione investire nella partecipazione: trasparenza, relazioni sindacali, CONTRATTAZIONE! 

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