Decreto PA, CGIL-CISL e UIL presentano gli emendamenti

523

Entra nel vivo l’iter di conversione in legge del d.l. 101/2013, il provvedimento contenente “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”, e Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa presentano congiuntamente gli emendamenti al testo.

“Il decreto legge n. 101 del 31/8/2013 è complessivamente insufficiente a recepire, da parte del Governo, le risposte che da tempo i lavoratori, sopratutto precari, e le organizzazioni sindacali attendono in materia di lavoro” spiegano i quattro segretari generali – Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp), Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) e Benedetto Attili (Uil-Pa) –  per i quali il provvedimento è “solo un primo piccolo passo rispetto all’urgenza di una riorganizzazione complessiva della Pa e del lavoro pubblico”.

In particolare, le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil mettono in luce la necessità di avviare “un progetto organico di riforma e di avanzamento del sistema dei servizi che sia in grado di rilanciare il valore economico e sociale della funzione pubblica”.

Al contrario, proseguono i segretari, “il decreto presentato manca di una visione progettuale e ripropone vecchi schemi e riforme spot, nella scia di una visione degli obiettivi sempre parziale e di corto respiro”.

Nel confermare, quindi, l’importanza di “interventi strutturali per la PA che, partendo dal cittadino e dai suoi bisogni, mettano al centro il ruolo e la dignità del lavoro pubblico da un lato e le esigenze di sviluppo delle persone, delle comunità e delle imprese dall’altro”, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa presentano insieme al Parlamento gli emendamenti al testo del decreto, attualmente all’esame delle Camere.

Proposte di modifica che, concludono i segretari, “si propongono il superamento dei limiti del turn over, un approccio più complessivo al problema della precarietà e della mobilità e il ridimensionamento dei vincoli del Patto di Stabilità. E che devono essere considerati propedeutici ad una più generale operazione di ripensamento dell’intero sistema dell’Amministrazione pubblica”.

LASCIA UN COMMENTO

Il tuo commento
Il tuo nome

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.