In calo, rispetto allo scorso anno, redditi e potere di acquisto
Le società non finanziarie hanno visto diminuire ancora, sempre rispetto allo scorso anno, sia il profitto sia gli investimenti. L’unico dato in controtendenza è il leggero aumento, sul trimestre precedente, della propensione al risparmio che, tuttavia conferma la scarsa fiducia e la preoccupazione degli italiani per il futuro.
Bisogna saper interpretare con coraggio questi dati, dando quello slancio finale in grado di rimettere i lavoratori e pensionati nella condizione di poter spendere, riducendo loro le tasse. Su questo il Governo non ha fatto ancora nulla. È necessario, invece, uscire da questa spirale negativa e aiutare le famiglie, i lavoratori, le imprese e i cittadini, modificando profondamente la politica economica, riformando la fiscalità e aumentando il potere di acquisto, a partire dai rinnovi contrattuali ancora aperti. Solo così potremmo vedere ripartire veramente i consumi e ridare fiato a un Paese che continua ad essere sotto pressione se non allo stremo.