Concorsi in Regione, si cambi rotta anche per la dirigenza

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E’ lodevole l’intento di coprire le gravi carenze di personale in Regione Basilicata attivando finalmente procedure assunzionali. Tuttavia non si può non constatare che i bandi di concorso recentemente approvati dalla Giunta prestano il fianco a notevoli ed evidenti criticità.  In primo luogo è da stigmatizzare il fatto che siano state indette procedure concorsuali senza prima aver completato le procedure di stabilizzazione e non  valorizzando nei bandi messi a concorso, tutte le professionalità delle società esterne che hanno lavorato per l’Amministrazione ed all’interno dell’Amministrazione, avallando un’inaccettabile situazione di precariato che si trascina da lungo tempo. Non meno contraddittorio e irragionevole appare il bando relativo al reclutamento del personale dirigenziale, rispetto alla cui categoria professionale in regione vi è un’endemica e risalente carenza.   Anche con riferimento a tale categoria di personale, in piena ottemperanza alle direttive della Funzione Pubblica e nell’ottica del risparmio dei costi e della riduzione dei tempi di immissione in servizio si sarebbe potuto e dovuto attingere alle graduatorie di idonei in corso di validità mediante scorrimento, e solo per gli ulteriori posti ancora vacanti, procedere ad indire procedure concorsuali. In ogni caso il bando per il reclutamento dei Dirigenti appare fin troppo restrittivo e specialistico con riferimento ai requisiti di ammissione che impedisce di fatto la valorizzazione del personale già in forza presso la Regione Basilicata. Appare evidente anche  che, pur asserendo il rispetto della previsione della riserva del 50% dei posti in favore del persona interno, di fatto, la percentuale di posti riservata risulta inferiore a tale percentuale, proprio a causa della predetta eccessiva e ingiustificata frammentazione dei requisiti di accesso alle procedure concorsuali. I posti riservati agli interni infatti sono soltanto sono 7 su 18, pari al 38,89. Non si comprende la previsione di due distinte procedure per i posti di area tecnica e tecnico-ambientale, nonché di area giuridico-amministrativa ed economico-finanziaria, per le quali è pacifica la equipollenza o la equiparazione delle lauree di accesso. Inoltre, con riferimento le procedure dell’area amministrativa e finanziaria sembrano identiche le materie oggetto della seconda prova d’esame. Per l’area tecnico-ambientale, invece, le materie oggetto della prova appaino tanto specifiche da risultare maggiormente calibrate per un concorso per funzionari. Meraviglia, infine, che la Regione abbia redatto il bando anzidetto in tale maniera dopo aver contestato, fino a pochi mesi fa, analogo operato da parte dell’Azienda Sanitaria di Potenza. La scrivente organizzazione sindacale, pertanto, chiede la revisione dell’operato dell’amministrazione al fine di garantire la piena efficienza dell’agire amministrativo della Regione Basilicata ed il perseguimento di adeguate modalità assunzionali che garantiscano l’immissione del personale in servizio non solo in tempi celeri ma anche che aumenti le possibilità di accesso del personale interno.         

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