Comunicato Uil fpl Matera

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images vcoLa visita del Presidente Pittella ai presidi ospedalieri del territorio Materano e le considerazioni successivamente fatte in merito dallo stesso Presidente, sono sicuramente apprezzabili e condivisibili. Il tutto però rischia di essere vanificato, o meglio di perdersi nel tritacarne della politica, se alle considerazioni non si succedono, in tempi stretti, provvedimenti conseguenti. Infatti, insieme al merito, è la tempestività la variabile fondamentale che tantissime volte non è stata tenuta in considerazione dalla politica. Anche perché il pur apprezzabile pareggio dei conti conseguito dall’ASM, con il fondamentale e prevalente apporto straordinario e non più reiterabile dei lavoratori, non ha in alcun modo affrontato le vere questioni che incombono sul sistema sanitario Materano e non solo: liste di attesa e razionalizzazione e ottimizzazione delle strutture sul territorio. Per le liste d’attesa, per principio fondamentale e ineludibile, ancor prima degli aspetti organizzativi e di sistema, occorre semplicemente quanto pedissequamente rispettare le classi di priorità. Non vi possono essere raccomandazioni e situazioni di privilegio nella sanità. Occorre quindi superare la logica della compartimentazione dei tre segmenti di erogazione dei servizi: pronto soccorso-attività di ricovero e ambulatoriale; costituendo un sistema a rete nel quale il paziente può essere accolto e orientato tempestivamente da qualsiasi livello del sistema egli si approccia. E’ il sistema infatti, che gradualmente deve mettersi nelle condizioni di intercettare il bisogno e gestirlo guidando con mano l’ammalato nel percorso di diagnosi e cura. Se, poi, uno degli elementi chiave è il territorio, allora bisogna rafforzare concretamente lo stesso con la costituzione dei “punti salute”, affinchè si possano erogare le prestazioni richieste con adeguatezza e in luoghi i più vicini possibili alla residenza dell’ammalato. L’allargamento poi degli orari di erogazione delle prestazioni e della diagnostica, corroborato dall’indispensabile incremento di personale ad ogni livello, costituiscono l’elemento di quadratura del cerchio. Stretta interrelazione con le problematiche delle liste di attesa ce l’hanno i presidi distrettuali, rispetto ai quali bene fa il Presidente Pittella ad auspicare per loro un futuro di “ospedali di comunità” ma anche di presidi detentori di alte specializzazioni non duplicate sul territorio. Questo permetterebbe da una parte di contribuire in modo rilevante a fronteggiare le liste di attesa, dall’altro, attraverso una nuova capacità attrattiva, a combattere l’emigrazione sanitaria e raggiungere- non solo ragioneristicamente- un reale equilibrio economico-finanzizrio. Questo e tant’altro ci sarebbe da fare, a patto che la politica e tutto il gruppo dirigente Materano e Lucano, comincino a considerare la sanità per quella che è: un servizio universale e inalienabile che caratterizza fondamentalmente la civiltà di un territorio e di un popolo.

                                                             Il Segretario UIL Matera

                                                               Francesco Coppola

 

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