COMUNICATO STAMPA POLIZIA LOCALE

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 Il coordinamento della Polizia Locale della UIL – FPL, riunitosi il 16/03/2017 a Potenza, alla luce del nuovo D.L. 20 febbraio 2017, n. 14 C.d. Decreto Sicurezza – (Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città)ha  aperto un tavolo di discussione sulla delicata tematica al fine di analizzare le proposte di riforma in approvazione alla Camera tese al riconoscimento di migliori forme di tutela per il personale di Polizia Locale facendo il punto sullo stato in cui versa la categoria in Regione Basilicata, alle prese con Enti Locali che presentano bilanci sempre più asfittici, ma che, nel contempo, richiedono sempre maggiori servizi, in orari notturni e/o festivi e turnati.

Come è noto, sul D.L. Sicurezza vi è stata una forte mobilitazione della categoria che ha prodotto un importante risultato come l’introduzione dell’equo indennizzo, il riconoscimento della causa di servizio,  lo sblocco del turnover e l’accesso alle banche dati S.D.I (Sistema di Indagine) fino ad ora precluso.

Il coordinamento, perciò, solleciterà con forza la Segreteria Nazionale affinchè vigili nel corso del passaggio del D.L. al Senato.

Permangono, tuttavia, molte perplessità sulla modifica dello stato giuridico della Polizia Locale in relazione all’inserimento della categoria tra le “Forze di Polizia” di cui all’art. 16 della legge 1 aprile 1981,n. 121, con le stesse tutele previste per le Forze di Polizia appartenenti al comparto sicurezza, ma il percorso avviato lascia ben sperare in un futuro migliore. 

A livello locale, emerge, nel contempo, che è  assolutamente necessario adeguare l’armamento e le dotazioni di sicurezza individuali, prevedendo l’adozione di idonei protocolli finalizzati all’utilizzo di detti dispositivi al fine di fornire alla Polizia Locale tutti gli strumenti e i mezzi idonei allo svolgimento delle attività istituzionali.

SI ribadisce il concetto che le funzioni in capo al settore sono esclusive e le competenze rimangono cristallizzate nell’articolato della legge quadro 65 del 7 marzo 1981 e nella Legge Regionale 29 dicembre 2009,  n. 41, per cui le funzioni amministrative in capo al settore dovranno essere strettamente collegate ai compiti istituzionali, prevedendo, ove ricorra, anche una modifica della L.R. 41/2009.

Occorrono tutele contrattuali in previsione di servizi aggiuntivi e specifici (in orari notturni, festivi, servizio turnato, reperibilità, ecc.) approfittando dell’apertura imminente del negoziato sul rinnovo del CCNL con l’auspicio di ottenere un contratto esclusivo di comparto e un tavolo separato per la contrattazione decentrata collettiva.

Il coordinamento, ritiene ancora, per meglio rappresentare le diversificate realtà organizzative della Polizia Locale, sul territorio regionale, di prevedere la presenza ai tavoli di coordinamento Provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica di rappresentanti della Polizia Locale, designato dal Comitato Tecnico Regionale di Polizia Locale e, ove necessiti, di Comandanti delle Polizia Locali dei territori interessati.

Risulta di particolare interesse il disposto dell’art. 3 del citato DL che prevededi organizzare specifici percorsi di formazione e aggiornamento del personale, a carico dello stato, delle regioni e delle Province autonome, proprio al fine di garantire un livellamento delle competenze tra la P.L. e le altre Forze di Polizia.

Nel caso specifico si ritiene determinante il ruolo della Regione in quanto si faccia parte attiva per svolgere un ruolo sempre più determinante al fine di prevedere ogni tipo di misure, soprattutto finanziarie, al fine di assumere una cabina di regia tesa a riorganizzare la Polizia Locale sul territorio al fine di garantire il miglioramento dei servizi e quindi di sicurezza anche attraverso il sostegno all’acquisto di mezzi idonei e alla implementazione di nuovi presidi tecnologici, tra i quali sistemi evoluti di videosorveglianza interconnessi con adeguate sale operative comprensoriali che possano supportare i servizi esterni nelle fasce orarie di servizio.

Ciò posto, si ribadisce il concetto che la Polizia Locale, nelle more delle limitazioni dimensionali e organizzative dei singoli enti di appartenenza, già svolge le attività di controlloe vigilanza richiamate nel testo della norma per cui rimane di prioritaria importanza fare il punto sull’esatto dimensionamento del personale rispetto alle diversificate realtà locali proprio per poter garantire livelli idonei di servizio e i minimi livelli di sicurezza operativa per il personale.

Tanto  si evidenzia al fine di raggiungere sempre migliori livelli di servizio e si richiede agli organi istituzionali preposti di rappresentare le problematiche di cui sopra in ogni sede opportuna stante l’importanza data dal legislatore ai temi trattati nel sopra richiamato D.L. che vede la Polizia Locale impegnata in prima linea a presidio dell’ordine e della sicurezza dei territori e delle città.

 

                                                                                     Il Coordinatore Regionale

                                                                                 Polizia Locale UIL FPL

                                                                                      Ten. Michele PETRONE

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