Le OO.SS. hanno denunciato gli intollerabili ritardi nella corresponsione degli stipendi e nel saldo delle spettanze relative alla produttività e alla tredicesima mensilità dell’anno 2012, tutto nonostante l’azione congiunta dei sindacati e dei lavoratori del Don Uva con la Regione Basilicata che ha permesso di scongiurare la perdita di decine di posti di lavoro e di procedere verso la strada dell’autonomia finanziaria ed organizzativa della sede di Potenza, tramite la formalizzazione del fitto di ramo d’azienda.
La gestione quotidiana del servizio non è ancora uscita dalla precarietà e dall’ incertezza. E’ intollerabile , infatti, che i dipendenti non percepiscano con regolarità gli stipendi e gli altri emolumenti e che si continuino a registrare carenze nella disponibilità di materiali sanitario necessario per ottimizzare il servizio.
La Regione e le ASP hanno comunque confermato l’immediato sblocco delle spettanze dovute alla Casa Divina Provvidenza, che dovrebbe consentire il pagamento della mensilità di aprile e hanno confermato la volontà di portare avanti il fitto di ramo d’azienda, sul quale, domani si terrà un incontro con il Dr. Fortunato che, al momento, è il nuovo referente della C.D.P.
Al termine dell’incontro, FP.CGIL FP.CISL UIL-FPL FIALS e UGL hanno chiesto all’Assessore di chiudere rapidamente questo negoziato e di assicurare la regolarità della gestione corrente e procedere ad una verifica dell’accordo sottoscritto al Ministero per scongiurare i licenziamenti che deve essere adeguato alle esigenze di un servizio che già oggi presenta carenze di personale sanitario.