Nella riunione del 29 marzo 2012 del tavolo Funzione Pubblica /Regioni-Anci-Upi / OO.SS. ci è stata presentata una proposta, che alleghiamo, per la redazione di un Protocollo di intesa in materia di relazioni sindacali.
Si tratta di un documento con numerosi spunti positivi, a partire:
· dal riconoscimento delle “disfunzioni” provocate dal blocco della contrattazione
· dalla disponibilità a modificare il decreto 150/2009 (meglio conosciuto come legge Brunetta)
· dalla necessità di valorizzare la contrattazione integrativa e di liberare specifiche risorse attraverso processi di razionalizzazione partecipati dalle OO.SS
· dall’obiettivo di consolidare un sistema di confronto sulle tematiche del rapporto di lavoro pubblico e di un sistema di relazioni sindacali che accompagni la gestione delle regole
· dal completamento degli impegni assunti con l’accordo del 4 febbraio 2011
punto quest’ultimo che per noi assume un particolare valore proprio in considerazione del fatto che al tavolo siedono anche Regioni, Anci e Upi che, come sapete, a suo tempo non avevano sottoscritto l’accordo, così come la Cgil. Ma, anche nel suo complesso, il documento risulta – almeno negli intenti dichiarati – in linea con la nostra vertenza sul Pubblico Impiego. Un buon punto di partenza, quindi, che ora deve essere riempito di più precisi contenuti e, soprattutto, dalla previsione degli strumenti più idonei a garantire che le intese raggiunte non restino poi lettera morta, come troppo spesso è accaduto.
Il percorso proposto è quello di un Protocollo con le linee guida che trovi poi attuazione in strumenti legislativi e contrattuali, anch’essi individuati attraverso il confronto e condivisi.
Nella riunione è stata preannunciata la presentazione, fra pochi giorni, di una ulteriore proposta di Protocollo d’intesa sui temi della riforma dei ccnl e dell’occupazione, i cui punti principali dovrebbero riguardare:
· la verifica degli effetti della riforma del mercato del lavoro varata dal governo, in particolare sui due punti espressamente richiamati, e cioè lavoro a tempo determinato e ASPI
· il superamento della precarizzazione del lavoro attraverso un riordino delle forme di lavoro flessibile
· le modalità di ingresso all’impiego pubblico
· la gestione dei processi di riorganizzazione alla luce delle novità normative e amministrative intervenute.
Su queste materie è stata assicurata la salvaguardia delle specificità, a partire proprio dalla sanità, e delle conseguenti particolari esigenze.
Nei prossimi giorni è stato già fissato un incontro nel quale si comincerà ad entrare nel merito di entrambi i protocolli. In attesa di aggiornarvi sullo sviluppo del confronto e sulle proposte che la nostra Federazione avanzerà attraverso il Segretario Confederale responsabile del Pubblico Impiego, invio a tutti fraterni saluti.