La Fondazione Don Carlo Gnocchi, a margine di un intenso e lungo confronto con le Organizzazioni Sindacali che durava dal 2013, ha deciso improvvisamente ed unilateralmente di dare disdetta al contratto collettivo nazionale applicato, a far data dal 06/12/2015. Riteniamo tale modalità oltre che inaccettabile anche irrispettosa della disponibilità manifestata sino ad ora dai lavoratori e dalle scriventi organizzazioni che hanno tentato di trovare al tavolo una soluzione che, nella pienezza della tutela dei lavoratori, consentisse comunque alla Fondazione di far fronte ai problemi di natura finanziaria manifestati.
Di fronte alla decisione assunta, e fino a che la stessa non sarà revocata, la UIL FPL, insieme a FP CGIL e CISL FP ha proclamato lo stato di agitazione del personale della Fondazione presente in tutte le sedi in Italia, con tutte le iniziative che i lavoratori vorranno porre in essere secondo le tempistiche e le modalità di legge.
Contemporaneamente abbiamo diffidato la FDG che, in mancanza della revoca della disdetta del CCNL sospenderemo gli ulteriori effetti dell’Accordo del 23 settembre 2013, con le conseguenti ricadute sugli accordi temporanei territoriali stipulati a livello di polo.
Sull’intera situazione stiamo cercando un confronto con gli Assessorati regionali alla salute per sensibilizzarli sui gravi riflessi che il persistere della Fondazione sulla posizione assunta avrebbe non solo sui lavoratori ma anche sui cittadini.
Sul piano della mobilitazione una prima iniziativa nazionale è prevista per il 21 ottobre prossimo e coinvolgerà, in contemporanea, tutte le sedi della Fondazione con l’indizione di un’assemblea dei lavoratori e con l’organizzazione di un presidio.
In questa occasione saranno organizzate anche conferenze stampa per dare il massimo risalto alle azioni messe in campo dal Sindacato e per portare a conoscenza l’utenza dei motivi della nostra protesta che, non certo per colpa dei lavoratori, potrebbe avere riflessi negativi sui servizi.