L’Attivo Provinciale della UIL FPL di Potenza, riunitosi oggi presso l’Azienda Ospedaliera San Carlo, ha discusso sullo stato in cui versano i settori della Sanità, delle Autonomie Locali e del Terzo Settore, al termine di un anno nel quale la crisi economica e politica nazionale e locale ha subito una pesante radicalizzazione. La sordità di una classe politica che non intende autoriformarsi, l’incapacità a mettere in campo quelle riforme strutturali di cui il Paese e la Regione hanno un disperato bisogno, il soffiare impetuoso del vento del populismo demagogico ed irresponsabile rappresentano ormai una parte e non la soluzione del problema. Tant’è che mentre negli altri paesi europei, anche quelli che stavano peggio di noi, stanno faticosamente uscendo dalla crisi, l’Italia rischia di sprofondarci rovinosamente. La UIL FPL, pertanto, chiede al Governo e a tutte le forze politiche un atto di coraggio tagliando a fondo i costi della politica, eliminando gli sprechi, le consulenze superflue e gli apparati burocratici inutili e costosi, riformando radicalmente il prelievo fiscale in modo da drenare tutte queste nuove risorse in favore del lavoro, nella detassazione dei salari, nella lotta alla disoccupazione e al precariato. Nel contempo, è necessario restituire dignità e valore al lavoro pubblico, mortificato da campagne demagogiche vergognose che hanno avuto il solo risultato di abbassare l’offerta e la qualità dei servizi e la messa in discussione dei diritti di cittadinanza.
Dal nuovo governo regionale che sta per insediarsi ,la UILFPLsi aspetta un deciso cambio di passo soprattutto per portare a compimento quelle riforme che sono state avviate e non ancora completate come quella sanitaria e della governance regionale e territoriale.
In particolare, nel mentre si sottolineano i passi avanti fatti nel migliorare e mettere in sicurezza i conti della sanità, senza rinunciare a potenziare alcuni centri di eccellenza (San Carlo di Potenza e Pescopagano, IRCCS CROB di Rionero e Emergenza – Urgenza 118), si chiede una maggiore attenzione al territorio, attraverso la costruzione di una rete di servizi socio – sanitari diffusa e sull’intero territorio regionale. Nel contempo, si chiede di portare fuori dalla precarietà tutto il sistema della sanità privata e del terzo settore che vive uno dei momenti di crisi più difficile .
Relativamente alla “governance” regionale e territoriale,la UILFPLesprime preoccupazione per il mancato completamento della riforma delle ex Comunità Montane, auspicando, nella logica di una gestione integrata dei servizi, l’attivazione di un confronto immediato circa la riorganizzazione delle strutture amministrative della Regione e la possibile riallocazione delle deleghe e dei servizi, attualmente attestati alle Province, pare in via di superamento.La UILFPL, però, sottolinea che qualsiasi processo riformatore messo in campo deve tener conto delle professionalità e della dignità dei dipendenti e della salvaguardia di tutti i posti di lavoro. All’interno di tali processi, devono trovare soluzione anche le annose problematiche relative al superamento del precariato nella sanità e nel sistema delle autonomie. L’Attivo Provinciale, infine, ha dato mandato alla Segreteria di procedere speditamente nella riforma organizzativa che deve tener conto dei principi del decentramento, della sussidiarietà e della trasparenza, proseguendo sul terreno del rinnovamento e sul potenziamento dei servizi con particolare riferimento alla comunicazione e alla formazione.