Anche l’ARAN testimonia che i lavoratori si sono impoveriti

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Anche l’Aran (l’agenzia per la contrattazione nel P.I.) testimonia che i lavoratori si sono impoveriti. Nonostante i luoghi comuni, infatti – ha dichiarato il Segretario Confederale Antonio Foccillo –  l’Aran e il Ministero della Funzione Pubblica dichiarano che nel 2011 vi è stata una notevole riduzione nella spesa complessiva nella Pubblica Amministrazione.

Cosa che si accentuerà nel resoconto del 2012 e del 2013 in quanto il blocco del turn over, il blocco dei contratti nazionali, il congelamento delle risorse per il salario accessorio e gli scatti di anzianità oltre al blocco delle spese per le missioni, continueranno a far contrarre la spesa.

Ancora una volta hanno pagato solo i lavoratori pubblici. Nessuno quantifica quante risorse si sarebbero potute risparmiare con la lotta agli sprechi, con la lotta alla corruzione, con l’eliminazione delle consulenze. Nel 2013, inoltre, se non si prenderanno provvedimenti, 350.000 lavoratori precari non vedranno rinnovarsi il contratto di lavoro. Senza contare che, in questo modo, si riducono i servizi dell’amministrazione con grave danno per i cittadini.

Se veramente si vuole riorganizzare la macchina amministrativa, come si sostiene, bisogna incominciare a valorizzare chi ci lavora, dando loro pieno riconoscimento dei propri diritti a partire da un salario adeguato ai tempi, ripristinando il diritto ad avere un contratto e un posto di lavoro stabile e duraturo.

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