Villa d’Agri, ospedale in tilt Un solo pediatra non basta

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Dopo la paventata chiusura del Punto di nascita, l’ospedale civile di Villa d’Agri ritorna sotto i riflettori, questa volta, però, la preoccupazione è legata al reparto di Pediatria e allo stato di emergenza pediatrica . Una denuncia che arriva da fonti interne  ospedaliere  che per ora vogliano rimanere anonime . La situazione di apprensione si configurerebbe a breve in quanto le figure pediatriche a operare dovevano essere quattro, ma di fatto: 1 ha richiesto l’aspettativa, le altre due, in mobilità e trasferimento,  di conseguenza a operare  un solo pediatra che dovrebbe accollarsi il carico lavorativo. Una situazione che, secondo le indiscrezioni si sapeva già da tempo e che presto diventerà  allarme, determinando  condizioni che non potranno garantire un’adeguata assistenza ai pazienti.

Insomma, fra trasferimenti, contratti partime, a scadenza di pochi mesi  e lunghi permessi per motivi di salute, si riduce il numero dell’organico di medici e infermieri, che fatica ad assicurare la copertura dei turni h24 presso la struttura.

Disagi che praticamente stanno diventando cronici, con le ovvie conseguenze sul piano operativo.

La sollevazione è proprio su un sistema sanitario che continua ad essere in affanno, a causa anche di tempi di “spending review” .

Intanto però il personale è in ansia e cresce il malumore nei corridoi e nei reparti ed il rischio è che a furia di stringere la cinghia per i tagli, a rimetterci sono solo i pazienti.

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