Secondo la UIL, la leggera crescita delle ore autorizzate rispetto a settembre (+ 7%) e il calo moderato nei primi 10 mesi dell’anno (-13,9% sul 2015), non possono che essere fonte di preoccupazione sullo stato del nostro apparato produttivo, tenendo conto di due elementi, normativi e finanziari, come le complesse e costose procedure autorizzative per la cassa Ordinaria e la radicale riduzione temporale massima (3 mesi) per la cassa in deroga.
In sostanza, la crescita dello strumento principale di protezione sociale per i lavoratori coinvolti dalle ristrutturazioni aziendali (la cassa Straordinaria) continua ad essere alta (340 mln. di ore nel 2016, +1,6% sull’anno precedente) e risulta importante, ma non sufficiente, la scelta del Governo, sollecitata dalla UIL, di rendere parzialmente più flessibile l’uso della stessa cassa straordinariaa partire dalle aree di crisi complesse.
La risposta a questo quadro preoccupante, naturalmente, sta in una politica economica ancor più coraggiosa per sostenere investimenti, innovazione e consumi ma, nello stesso tempo, si deve pensare, oggi, ad aiutare le centinaia di migliaia di lavoratori che hanno bisogno di sostegno al reddito e politiche di ricollocazione.