Regione: è tempo di una svolta profonda per uscire dalla palude

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DSCN2337Ormai da diversi anni chiediamo, insieme con gli altri sindacati, di procedere alla riorganizzazione degli uffici e dei dipartimenti della Regione Basilicata.

La politica, distratta ed inconcludente, non è riuscita ancora a ritrovare il senso di una missione di servizio, propedeutica per dare una svolta all’amministrazione regionale.

Ribadiamo ancora una volta che i tempi di almeno 8 mesi, prospettati dall’Ente per la ristrutturazione, sono troppo lunghi rispetto alle esigenze di funzionalità degli uffici, tenendo conto, delle tante emergenze che sono sul tappeto e dell’inizio della nuova fase di programmazione dei fondi comunitari 2014-2020.

Nell’immediato, in attesa della riorganizzazione e dell’espletamento di eventuali concorsi, abbiamo chiesto che negli uffici privi di dirigente fosse subito conferito l’incarico ai funzionari interni di categoria D, in possesso di esperienza almeno quinquennale nella stessa categoria e del diploma di laurea previsto dal vecchio ordinamento ovvero della laurea specialistica o magistrale con durata quinquennale.

Per questo abbiamo sollecitato il Consiglio Regionale, che, dopo un iter tormentato, ha approvato un ordine del giorno con cui impegna la Giunta a procedere in tal senso. Si faccia in fretta!

Riteniamo altresì che il tema della riorganizzazione degli uffici vada affrontato nella sua intierezza e non solo per gli aspetti che riguardano i dirigenti, che meriterebbero discontinuità nell’approccio.

Ricordiamo, a tal proposito, che la UIL aveva chiesto, e lo ribadisce tuttora, di abolire i dirigenti generali. Sui dirigenti esterni occorre estrema chiarezza. La UIL è per la loro drastica riduzione. La chiamata di dirigenti esterni deve essere giustificata da una funzione straordinaria che richiede professionalità non presenti nell’ente, e non dallo svolgimento di compiti ordinari dell’amministrazione. Quindi, in primis bisogna che ci sia un progetto/programma preciso da realizzare in un arco temporale definito; qualora non ci siano professionalità nell’ente si può procedere a conferire l’incarico ad un “esterno”, previa una relazione dettagliata, da allegare alla delibera di nomina, che ne giustifichi l’assunzione. Prevederne massimo 2. Modificare la L. R. n. 31//2010.

La complessità dei problemi sconsiglia scorciatoie e propagande e richiede, invece, approfondimenti e decisioni coraggiose.

Merito, sistema di valutazione, P.A.P., P.O., Posizioni semplici, straordinario, incarichi e progetti, sono tra le prime cose da discutere abbandonando tabù e rendite di posizione.

Chiediamo di discutere subito, siamo già in ritardo, del fondo 2014 per non arrivare a fine anno a cose già fatte.

E dobbiamo confrontarci nella consapevolezza che l’unità di RSU e Organizzazioni Sindacali, nonché di tutto il personale, è un valore da salvaguardare, mentre le divisioni non ci portano lontano e consentono alla politica di continuare a praticare deprecabili vizi e prassi e ad adottare provvedimenti “ad personam” che fanno indignare e allontanare ancora di più i cittadini dalle istituzioni.

Presidente Pittella, Presidente Lacorazza, già i primi sei mesi della legislatura sono passati e nulla di nuovo sotto il cielo si scorge. E’ tempo di una svolta profonda, noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma la politica deve cambiare seriamente il suo modus operandi.

Il Segretario Regionale UIL FPL                                 RSU/RSA

       Antonio Guglielmi                                                Mario Lorenzino

                                                                               Vincenzo Barba

                                                                                 Luigi Brienza

                                                                                 Rocco Giorgio

 

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