Regione: abolire i dirigenti generali

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DSCN2352-300x224Siamo esterrefatti da quanto sta accadendo alla regione in merito al mancato pagamento della produttività al personale della giunta regionale. Il modus operandi, confuso e superficiale, dell’amministrazione ha già arrecato danni alle tasche dei lavoratori.

Dirigenti disorientati e smarriti, di fatto privi di una autorevole guida dipartimentale, hanno abdicato al loro ruolo, dimenticando funzioni e responsabilità a cui sono preposti.

In questo contesto, si evidenzia, ancora una volta, la necessità di superare il ruolo di dirigente generale, previsto dalla L.R. n. 12/96. Dopo diversi lustri dalla istituzione di questo ruolo, il bilancio è negativo e di questo se ne deve prendere atto. Non ha più senso spendere oltre 200.000,00 euro per una figura che ha poco di manageriale ma, in una moderna logica di vassallaggio, risponde esclusivamente a dinamiche politiche che non migliorano l’efficienza ed i servizi dell’amministrazione. Peraltro, mentre il numero degli assessori è diminuito, quello dei dirigenti generali è aumentato!!!

Chiediamo, nuovamente, una revisione profonda della L.R. n. 12/96 che preveda l’abolizione del ruolo di dirigente generale (ne basta uno alla Presidenza della giunta per garantire l’unitarietà amministrativa) e, di conseguenza, di rivedere anche altri organismi come il CICO. Al posto del dirigente generale dipartimentale va istituita la figura del coordinatore, scelto tra i dirigenti in servizio a cui va conferita una indennità aggiuntiva di € 10.000,00.

Rimandiamo al mittente politico romano la responsabilità di frenare i necessari processi di cambiamenti. Di fronte alle tante questioni aperte, la UIL e gli altri sindacati hanno presentato le loro proposte, come nel caso della nuova disciplina delle P.O., su cui ci sono ritardi ingiustificabili dell’amministrazione. In merito, presentammo una proposta già ad ottobre dello scorso anno e l’abbiamo riproposta a settembre di quest’anno, ma dall’amministrazione ancora lettera morta.

Sollecitiamo, ancora una volta, ad attivare il confronto sul fondo 2015 e sul ruolo unico e sullo scorrimento delle graduatorie. Si convochi subito la delegazione trattante e si affrontino le questioni con serietà e responsabilità evitando di continuare ad arrecare danni economici ai dipendenti.

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