Pubblico impiego: UIL- UILPA e UILFPL propongono manifestazione

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“La Uil proporrà a Cgil e a Cisl di convocare una manifestazione unitaria per chiedere al Governo la riapertura delle trattative contrattuali nel settore pubblico”. E’ quanto riferiscono in una nota congiunta UIL, UILPA e UILFPL, ribadendo “la netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di nuovo blocco dei contratti pubblici. Al contrario, bisogna immediatamente ripristinare e riqualificare la dinamica contrattuale, rinnovando i contratti. Riteniamo – è scritto nella nota congiunta delle strutture confederali e di categoria del P.I. aderenti alla UIL -che non è più procrastinabile un confronto immediato con le organizzazioni sindacali: solo attraverso la trattativa è possibile trovare soluzioni ed evitare di nascondersi dietro la mancanza di risorse. Il blocco non si è limitato, infatti, ai contratti nazionali, ma ha coinvolto anche quelli aziendali e addirittura sono stati bloccati i salari individuali con la beffa che eventuali promozioni determinano solo modifiche giuridiche e non aumenti salariali. E’ un problema di legalità relazionale, ma anche di miopia politica: i bassi salari impediscono che i consumi e il livello di risparmio delle famiglie aumentino. Non c’è liquidità e non c’è, di conseguenza, domanda”.

A parere di UIL – UILPA e UIL FPL “è assolutamente inaccettabile, per il quarto anno consecutivo,  la mancanza della tutela del potere d’acquisto. Bisogna, invece, riaprire la stagione contrattuale e, per questo, le categorie prepareranno le relative piattaforme chiedendo  al Governo la modifica del decreto riguardante il blocco della contrattazione.”

La UIL, inoltre, annuncia che sta elaborando un dettagliato quadro degli sprechi, che riguarderà nello specifico anche tuttala P.A.lucana, a partire dalle consulenze che possono esser sostituite con le professionalità già presenti nelle amministrazioni. In questo modo potranno essere individuate le risorse per finanziare il miglioramento dell’efficienza della P.A. e, contemporaneamente, valorizzare i lavoratori.”

Intanto – aggiungono UIL, UILPA e UILFPL – la proroga al 31 dicembre 2013 per i precari della pubblica amministrazione è sicuramente un primo importante passo in avanti ma va aperta in tempi brevi una vera trattativa che dia risposte strutturali al problema della precarietà nel lavoro pubblico. La questione è particolarmente complessa ed urgente  e in parallelo, entro luglio, riguarderà la gestione dei cosiddetti esuberi generati dai tagli indiscriminati nella P.A. prodotti dalla spending review. Si tratta dunque di dare soluzioni a temi comuni tra loro quali la riorganizzazione dei servizi, il lavoro precario, fino a quello per noi centrale, il blocco dei salari individuali e delle tante differenze normative fra pubblici e privati (malattia, età pensionabile per le donne, scomparsa dell’equo indennizzo, diversa contribuzione sul Tfr, mancanza della detassazione del salario di produttività),  la contrattazione nazionale e integrativa. Per questa ragione si impone, nei fatti e non solo con impegni generici, la discontinuità con la strategia del precedente Governo Monti”.

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