Legge di stabilità: lo Stato sottrae 260 milioni alle Province

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Saitta “Ritorna il centralismo: lo Stato si prende le risorse dei territori”

“Con questa Legge di Stabilità ha vinto chi voleva affossare definitivamente il federalismo e fare ritornare il Paese indietro di venti anni ad un centralismo che credevamo ormai superato. L’autonomia delle Province e degli Enti locali è definitivamente cancellata, con tagli ai bilanci di portata tale da non consentire agli enti alcun margine per svolgere le loro funzioni e con la sottrazione da parte dello Sato perfino delle risorse che sono dei territori e che sui territori dovrebbero essere usati”.

Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, commentando il maxiemendamento alla legge di stabilità, che non solo conferma per le Province il taglio di 1,2 miliardi di euro, ma non  intervien sulla scelta del Governo di prelevare 260 milioni di euro dalle entrate relative alle imposte RcAuto delle Province e riportarle nelle casse dello Stato.

“Cosa resta dell’autonomia delle Province, garantita dalla stessa Costituzione, se ci vengono tolte perfino le tasse che i cittadini pagano e che sono destinati a garantire servizi essenziali?”.

“Non è ammissibile – conclude Saitta – che il Parlamento, che per voce dei due relatori alla Legge di Stabilità ieri in aula ha ammesso le gravi difficoltà in cui si troveranno le Province e l’impossibilità di garantire i servizi ai cittadini, non abbia nemmeno provato a risolvere questa emergenza, lasciando al prossimo Governo e Parlamento  l’onere di farsene carico”.

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