Dpcm Precari Sanità: primi risultati del confronto con il Ministero della Salute

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Nell’incontro del 3 dicembre u.s. con il Sottosegretario alla Salute, Paolo Fadda, è stata definita una nuova bozza di Dpcm per la stabilizzazione dei precari ed è stato sottoscritto un verbale nel quale si condivide la necessità di adottare ulteriori interventi per dare risposte esaustive al problema del precariato nel SSN. Dal verbale risulta anche l’impegno assunto dal Sottosegretario ad emanare una direttiva alle Regioni per la proroga al 31.12.2016 di tutti i rapporti di lavoro in essere, compresi quelli flessibili ed atipici.

Si tratta di un primo risultato arrivato al termine di un lungo confronto nel quale sono state apportate al testo della bozza tutte le modifiche migliorative ritenute possibili alla luce dei vincoli normativi oggi esistenti ma, contestualmente, si è chiesto al Ministero di condividere la necessità di superare quegli stessi vincoli per dare soluzioni che consentano la stabilizzazione anche per il personale con le tipologie di lavoro flessibile che non si è potuto ricomprendere nella bozza di Dpcm e la piena attuazione del percorso anche nelle Regioni sottoposte a piano di rientro.

Dpcm e proroga di tutti i contratti fino al 31.12.2016  – per consentire la messa a punto degli ulteriori interventi necessari al definitivo superamento del precariato nella sanità – fanno parte per noi di un tutto inscindibile, che ci ha indotto a valutare favorevolmente il testo definito pur con i limiti legati alla sua stessa natura giuridica ma senza che gli stessi potessero diventare un alibi per un’operazione meramente palliativa e inidonea a garantire l’occupazione e l’erogazione dei servizi essenziali.

Parte da qui una fase di vitale importanza tanto per le decine di migliaia di lavoratori precari  che per i cittadini destinatari dei servizi, nella quale la UIL FPL si impegnerà al massimo, al livello nazionale perché venga dato rapido seguito e contenuto agli impegni assunti da parte del Ministero, a partire dall’emanazione in tempi brevi della direttiva per la proroga,  al livello territoriale per la gestione più appropriata ed efficace dei percorsi che saranno definiti.

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