Don Uva, sindacati: chiesto incontro urgente in Prefettura

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Nell’incontro di ieri a Roma presso il Ministero del Lavoro, riguardo alla vertenza del Don Uva, il termine di scadenza della procedura dei licenziamenti collettivi ė stato rinviato a martedì 12 febbraio prossimo, per un nuovo incontro da tenersi sempre a Roma. È quanto dichiarano i Segretari Regionali Fp Cgil, CislFp, Uil Fpl, Ugl e Fials, Laurino, Sarli, Guglielmi, De Rosa e Latronico.

“Abbiamo chiesto un ulteriore ed urgente incontro presso la Prefettura di Potenza – fanno sapere i sindacalisti – con la necessaria presenza dell’assessore Martorano e della dirigenza della Casa Divina Provvidenza per ottenere la revisione del numero degli esuberi, dovendosi anche considerare il giudizio di congruità espresso dall’Azienda Sanitaria di Potenza. Diversamente – aggiungono i segretari – se si mantengono i 72 esuberi, anche se attualmente ridotti a 56, sarebbero a rischio i livelli assistenziali a favore dei pazienti, come abbiamo sempre dichiarato e rivendicato”.

I sindacati fanno anche sapere che fino ad ora non hanno sottoscritto alcun accordo “poiché intendiamo batterci ancora per ridurre il numero degli esuberi, che per noi non esistono affatto nel centro di riabilitazione Don Uva di Potenza”.

“L’obiettivo finale della nostra lotta – spiegano gli esponenti sindacali – sarà comunque quello di realizzare quanto prima il fitto del ramo di azienda, o la gestione alternativa, sulla quale l’assessore Martorano si è impegnato nuovamente nell’ultimo incontro di venerdì 1° febbraio in Regione. Occorre rompere subito i legami con la gestione pugliese che ha sinora causato l’accumulo, in Puglia, di enormi debiti, le cui conseguenze – concludono – sono, però, ricadute anche sull’Ospedale lucano”.

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