Disoccupazione giovanile a livelli record, occorrono segnali forti ed urgenti

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Quasi un giovane su due è disoccupato ed ormai rassegnato

Situazione davvero inquietante, basta con rinvii e sterili annunci.La recente indagine ISTAT  fotografa uno scenario drammatico in merito ai dati occupazionali con un tasso di disoccupazione complessiva che si attesta al 12, 7 %, mentre quella giovanile sfonda la soglia del 40% in netto peggioramento rispetto all’anno precedente.

Quasi un giovane su due è disoccupato ed ormai rassegnato, mentre galoppa anche il fenomeno della dispersione scolastica e cresce la platea dei cosiddetti Neet. Ed è intollerabile per un Paese Occidentale che un’intera classe dirigente osservi in modo praticamente inerme l’aggravarsi di un’emergenza sempre più critica. Con quale credibilità di apprestiamo ad avviarci verso la guida del semestre Europeo se non tuteliamo la nostra più grande risorsa che è rappresentata delle generazioni juniores?

Non si può più perdere tempo, si metta in campo con urgenza un programma strutturale per innescare la crescita e moltiplicare le opportunità, ponendo al centro il Lavoro ed i Giovani.

La UIL ne sosterrà con decisione le ragioni, partendo proprio dal rilancio dei ‘mestieri dimenticati’,  nel solco del made in Italy e delle nostre antiche arti e tradizioni che possiederebbero un enorme potenziale di ricaduta occupazionale; e da un rinnovato rapporto tra Università e mondo del lavoro che devono allearsi in un sodalizio dirompente, un binomio inscindibile, in cui la fase di apprendimento deve rappresentare lo step determinante per attrezzare i cittadini di oggi e domani alla sfida della competitività, della creatività e libera iniziativa.

Puntare su conoscenza e sapere sarà la formula vincente per un Paese che ha disperatamente bisogno di una spinta propulsiva e di tracciare il proprio futuro.

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