Crollo contratti a tempo indeterminato era purtroppo prevedibile

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jobsact1Il drastico crollo dei contratti a tempo indeterminato, certificato dall’Inps, è davvero molto preoccupante, ma non ci sorprende affatto. Purtroppo, siamo stati facili profeti: il mercato del lavoro era drogato da un eccesso di decontribuzioni. Si potrebbe dire che sono stati quasi buttati al vento 18 miliardi. Senza contare, inoltre, che alcuni imprenditori hanno approfittato in modo persino truffaldino o irregolare di questi incentivi. Come se non bastasse, prosegue anche il boom sconcertante dei voucher, divenuti ormai la vera frontiera della precarietà e, in alcune circostanze, lo strumento per coprire il lavoro nero o, addirittura, le morti bianche. E non basterà di certo la tracciabilità a regolarizzarne l’uso: occorrerà limitarne in modo significativo l’ambito di utilizzo.

Come si fa, allora, a far crescere strutturalmente l’occupazione? La soluzione emerge da una dichiarazione rilasciata, proprio ieri, dallo stesso Presidente del Consiglio, ed è ciò che la Uil sta dicendo da oltre un anno: è stato il taglio degli investimenti, conseguente al fiscal compact, a far crollare la nostra economia. Dunque, non c’è altra strada: servono investimenti pubblici e privati. E, inoltre, occorre restituire potere d’acquisto ai lavoratori e ai pensionati e dare lavoro ai giovani. Abbiamo un grave problema sociale a cui trovare soluzione e non possiamo perderci dietro palliativi o diversivi. Noi siamo pronti a offrire il nostro contributo e a fare la nostra parte.

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