La Relazione programmatica del Presidente Pittella ha evidenziato molti punti programmatici importanti anche all’interno del sistema socio sanitario e nel riordino della” governance locale”. Per la UIL FPL, infatti, puntare sulla prevenzione e sulla tutela della salute della popolazione, individuare nuovi modelli organizzativi in campo sanitario capaci di ridurre gli sprechi e, nel contempo, di valorizzare le risorse umane e professionali, l’attenzione verso i territori attraverso l’irrobustimento della rete dei servizi, insieme alla valorizzazione dei poli di eccellenza rappresentano i punti di forza sui quali incardinare le nuove politiche di questi settori così strategici, non abbandonando mai il controllo della spesa ed il rigore finanziario. Ciò consentirebbe di indirizzare i risparmi in favore dei soggetti svantaggiati e nel contrasto alla povertà che sta assumendo, complice la crisi, dimensioni allarmanti. C’è la necessita, a proposito dei centri di eccellenza, di portare a compimento, tra l’altro, il progetto di costruire il centro specializzato di riabilitazione presso il presidio Ospedaliero di Pescopagano, in capo all’Azienda regionale San Carlo e reti di collaborazione tra le varie strutture sanitarie esterne. L’ augurio però e che la Regione Basilicata prenda sempre più in seria considerazione l’istituzione della facoltà di Medicina e Chirurgia capace di promuovere quell’azione di partner-ship con il mondo universitario nazionale ed internazionale a garanzia di una sanità di eccellenza. Rispetto al riordino della “governance locale”, la UIL FPL, sottolinea positivamente i riferimenti nella relazione al riordino degli enti regionali e chiede però un’ accelerata sul completamento della riforma delle ex comunità montane che, alla luce delle crescenti difficoltà ed incertezze e che coinvolgono le province e l’intero sistema delle autonomie locali,dovrà necessariamente essere ripensata rispetto al quadro immaginato alcuni anni fa.
Particolare interesse, infine, la relazione del Presidente Pittella pone sul tema della precarietà del lavoro che coinvolge pesantemente anche le pubbliche amministrazioni e che deve trovare una soluzione definitiva attraverso un equilibrio tra le esperienze anche decennali maturate e le legittime aspirazioni di tanti giovani lucani che ambiscono ad entrare all’interno del sistema pubblico. Non rimane altro che attendere i fatti in una logica di costante coinvolgimento delle forze sociali.