Comunicato precari sanità

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Cari amici e compagni,

la bozza di Dpcm presentata dal Ministero della salute nell’incontro del 19 u.s. non è assolutamente sufficiente a riconoscere le specificità del SSN e che hanno dato luogo al rinvio ad uno specifico provvedimento.

E’ evidente che  le limitazioni ed i vincoli assunzionali previsti dal decreto legge 101/2013 (ora legge 125/2013) sono assolutamente improponibili per questo settore, perché la stragrande maggioranza del personale precario, sia con contratti di lavoro a tempo determinato che atipico,  è impegnato per assicurare i servizi essenziali e, anzi,  in alcune realtà come i pronto soccorso ed i servizi di emergenza garantisce in modo pressoché esclusivo il servizio.

E’ quanto abbiamo rappresentato al Viceministro Fadda, che presiedeva l’incontro, precisando che nella  situazione attuale, dove già il personale è costretto a continue reperibilità e turni massacranti non possiamo permetterci di perdere nessuno dei 35.000 operatori censiti  e per i quali chiediamo la proroga dei contratti fino al completamento del percorso di inserimento nei ruoli del SSN.

Altrettanto chiaramente abbiamo rappresentato che non è consentito trincerarsi dietro i limiti imposti al Dpcm dalla delega contenuta nella legge e che il Ministro deve assumersi l’impegno politico di portare comunque a soluzione la vicenda,  utilizzando per quanto eventualmente non potrà essere ricompreso nel Dpcm ulteriori e più appropriati strumenti.

Stiamo ora predisponendo le richieste di emendamento che vi faremo pervenire a stretto giro.

Fraterni saluti.

                                                                                        Il Segretario Generale

                                                                                        f.to Giovanni Torluccio

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