COMUNICATO

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In merito alla vertenza dei lavoratori precari addetti all’assistenza tecnica della Regione, le scriventi organizzazioni precisano che le notizie diffuse da alcune organizzazioni sono assolutamente fuorvianti. Pur avendo contestato duramente la decisione della regione di esternalizzare questo servizio, si è dovuto prendere atto che le strade per inserire tutti gli operatori nella dotazione organica della Regione erano impossibili da perseguire. Come è noto, il Decreto Madia porta a soluzione i tempi determinati, nei limiti della disponibilità dei fabbisogni assunzionali dell’Ente, ma per i precari con contratti di collaborazione prevede procedure concorsuali riservate sempre tenendo conto dei limiti del fabbisogno assunzionale. Alla luce di ciò, cosὶ come stanno procedendo altre regioni (Puglia in primis) anche in Basilicata si sta procedendo all’assorbimento in dotazione organica dei tempi determinati, mentre per tutti gli altri in possesso dei requisiti, nell’ambito di un’intesa complessiva che tenga dentro precari, vincitori di concorso e progressioni verticali interne, si procederà secondo le disposizioni del Decreto Madia.

Nell’ambito dei precari addetti all’assistenza tecnica dei fondi comunitari la maggioranza è in possesso dei requisiti per la stabilizzazione attraverso le procedure concorsuali , ma non vi è per tutti la disponibilità all’interno del fabbisogno assunzionale attuale, di qui la necessità di predisporre un accordo pluriennale legato alle scoperture che intanto si verranno a creare. Quanto alla esternalizzazione, FP CGIL, CISL FP e UIL FPL hanno chiesto alla nuova azienda la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, cioè della platea dei co.co.co. a contratto con la Regione e quelle società esterne  e l’adozione di un contratto di lavoro a tempo determinato legato alla scadenza dell’appalto. Al momento la nuova società sta valutando gli ultimi dettagli tecnici in merito alle tipologie contrattuali  da applicare e  l’impegno, preso con le OO.SS., di salvaguardare tutti i livelli occupazionali, obiettivo quest’ultimo che sta creando qualche ritardo.  Lasciano dunque il tempo che trovano le ricostruzioni fantasiose di qualche sigla sindacale autonoma che continuano ad illudere, con proposte fuori dalla realtà e che non si misurano con il quadro legislativo in materia estremamente vincolante. FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, pertanto, continueranno a seguire passo passo la vertenza precisando che con lo stesso rigore non saranno tollerati doppi incarichi, perciò i professionisti addetti all’assistenza tecnica che accetteranno un contratto di lavoro subordinato non potranno svolgere altre attività. Ѐ del tutto evidente che, qualora i tempi dovessero allungarsi (la verifica verrà fatta ad horas), le scriventi hanno già avanzato la richiesta alla Regione in merito alla necessaria proroga dei contratti.

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